La lettera
venerdì 15 Marzo, 2024
di Denise Rocca
Una lettera diretta al presidente della Provincia Maurizio Fugatti è il modo che ha scelto il sindaco di Folgaria Michael Rech per farsi portavoce della sua comunità e chiedere che i grandi disagi alla viabilità di questi mesi siano in qualche modo risarciti. Inizia elencando le difficoltà vissute nell’arco di pochi mesi: l’ultima è la chiusura della strada della Fricca, ma prima ancora a fine estate lo stop per un mese della SP2 Serrada-Terragnolo-Rovereto, poi per un mese la SS350 in località Busatti che di nuovo è chiusa ora per l’ultima frana che l’ha interessata il 12 febbraio scorso a poche centinaia di metri dal primo crollo, lo stop al traffico anche sulla ss349 dal 29 febbraio. L’unica strada che collega ora Folgaria al Veneto è la provinciale 142 che ha urgente bisogno di asfaltatura. Un elenco che traccia un quadro viabilistico molto difficile, da qui la richiesta di forme risarcitorie rispertto ai danni economici e sociali che il territorio sta subendo.
«I disagi alla popolazione residente e i danni economici alle imprese – scrive Rech al presidente Fugatti – sono stati e sono ancora di grossa entità. Comprendiamo le difficoltà anche della Provincia nel far fronte a queste emergenze che richiedono ingenti risorse, ma non è pensabile che quanto accaduto sia derubricato ad un disagio accettabile e tutto sommato sostenibile». La richiesta quindi è molto concreta davanti ad una situazione che lo è altrettanto. «Chiedo di valutare – prosegue il sindaco Rech – ogni possibile intervento a sostegno delle imprese di questo territorio a parziale ristoro del danno arrecato. Questo territorio necessità del sostegno dell’Autonomia del Trentino e diversi sono i progetti di interesse strutturale portati all’attenzione in questi anni tra cui l’efficientamento del sistema acquedottistico, lo sviluppo del polo artigianale di Carpeneda, la messa in sicurezza delle sedi di protezione civile, il collegamento impiantistico di Folgaria con la Skiarea».
È concreto Rech nel riassumere la situazione e nelle sue richieste e si aspetta, è evidente dal tono della lettera, cordiale ma fermo, che ci si sieda al tavolo assieme per trovare la quadra. «Abbiamo bisogno – conclude – di avere riscontro da parte dell’amministrazione provinciale e di stringere un accordo che dia alla nostra comunità nuovo impulso allo sviluppo a maggior ragione dopo quanto accaduto».
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