il raid
sabato 16 Marzo, 2024
di Mariano Marinolli
Duemila viti recise. Un’operazione fatta con precisione chirurgica che ha visto come vittima Luigi Stefani. Stefani, 52 anni, non è «solo» un imprenditore agricolo, ma personaggio che ha ricoperto e ricopre numerosi incarichi pubblici e nella cooperazione. Stefani infatti, ex assessore comunale alle attività agricole e alla viabilità a Mezzocorona, già vicepresidente provinciale di Coldiretti e membro del consiglio della Camera di commercio, è attualmente presidente del Consorzio trentino di bonifica (un anno fa è stato confermato alla guida per cinque anni dopo aver già svolto due mandati) ed è anche nel consiglio di amministrazione delle Cantine Mezzacorona. Insomma, una persona con una storia di impegno che va ben oltre i confini della Rotaliana.
Roncola selvaggia è entrata in azione la scorsa notte in località Sorti, dove Stefani è proprietario di un terreno di circa quattromila metri quadrati, dove sono a dimora circa duemila viti in un’area ad alta vocazione vitivinicola, quindi di grande pregio. Che il responsabile del gesto (o i responsabili: non si può escludere che ad agire sia stata più di una persona) sia un profondo conoscitore della zona è pacifico: il vile gesto ha colpito con precisione millimetrica la sola proprietà di Stefani, nonostante tutto intorno vi siano altri campi coltivati. Insomma, «roncola selvaggia» conosce bene i luoghi, la persona ed è andato a colpo sicuro.
La scoperta del raid è stata fatta ieri mattina. Un danno di fatto irreparabile, visto che le duemila viti sono state recise di netto: l’unica soluzione possibile è l’estirpazione di tutte le viti e la sostituzione con le barbatelle. Un danno rilevante che, calcolando i mancati incassi legati alla produzione e le spese per la sostituzione, ammonta a non meno di cinquantamila euro. A lasciare però esterrefatti è il gesto in se, che da tempo non si registrava in Rotaliana. La notizia dell’episodio ha fatto rapidamente il giro tra gli agricoltori della Rotaliana, che hanno da una parte mostrato solidarietà nei confronti del collega colpito, dall’altra ha fatto nascere il timore che il gesto non rimanga isolato.
Di ferma condanna le parole del sindaco di Mezzocorona, Mattia Hauser: «Condanna unanime della comunità di Mezzocorona e piena solidarietà a Luigi Stefani – ha detto Hauser – È un nostro concittadino che sta portando avanti preziosi lavori non solo per i contadini, ma per l’intera comunità. Non posso immaginare chi possa aver compiuto un atto così vile».
Sul fatto ora stanno indagando i carabinieri. Gli inquirenti stanno cercando di capire se Stefani ha avuto screzi con qualcuno che possano spiegare un’azione del genere. Una ricerca tutt’altro che facile.
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