LA NUOVA DROGA

sabato 23 Marzo, 2024

Fentanyl, tre casi accertati in Trentino. L’allarme dei Nas alle farmacie: «Potenziate gli antifurti»

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I carabinieri mettono in guardia le strutture sanitarie Apss: il consumo era già emerso nel 2018 ma nessuna overdose

«Aumentate la sicurezza di ospedali e farmacie». La missiva è arrivata nelle scorse settimane a tutte le strutture sanitarie della Provincia. Poi, l’Apss l’ha inoltrata ai farmacisti. Categoria che, proprio ieri, ha ricevuto un secondo avviso, questa volta per monitorare le richieste degli utenti, anche se muniti di regolare ricetta.
L’oggetto è sempre quello: «L’allarme Fentanyl», come sottolineano le missive. Una droga che preoccupa: il potente analgesico è cento volte più forte della morfina e, oltre a creare una forte dipendenza, espone chi ne fa uso a un rischio di overdose molto più alto rispetto a sostanze anche notoriamente pericolose (e simili, per effetto, come l’eroina). E, puntualmente, il rapporto del ministero della Salute, allegato sempre alla comunicazione dei Nas, fa presente la situazione gravissima negli Usa (oltre centomila morti, con un aumento del 23% nel corso del 2022), ma anche le prime avvisaglie che si stanno manifestando nell’Unione Europea: 137 decessi accertati, oltre la metà dei quali, 88, in Germania.
I casi in Trentino
In provincia di Trento non si è mai registrato un caso grave di intossicazione da Fentanyl né, tanto meno un’overdose. Ma il consumo è accertato almeno dal 2018. In quell’anno, infatti, vennero analizzate dal Serd, assieme all’unità di patologia clinica, le abitudini di consumo di 300 utenti. Dalle analisi emersero tre positività al fentanil. «C’è stata un’azione di confronto con questi utenti — spiega Ermelinda Levari, direttrice dell’unità operativa dipendenze dell’Apss — è emerso, in particolare, che le persone che hanno fatto uso di Fentanyl l’hanno provato in contesti ludici, ricreativi. Il che preoccupa, perché significa che c’è una leggerezza alla base del consumo di questo tipo di sostanza, senza conoscerne i potenziali rischi», Un’ulteriore indagine è ora in corso sempre da parte dell’Apss.
Il rischio furti
La vendita illegale di Fentanyl rischia di essere un affare per la criminalità organizzata. Oltre alle reti criminali internazionali, un modo per procurarsi il principio attivo è quello di tentare colpi in ospedali, strutture sanitarie ma anche private. Da qui la raccomandazione dei Nas, di segnalare ogni ammanco sospetto, ma anche ogni comportamento strano, che possa evidenziare l’abuso di questa classe di analgesici. L’ultima nota di Federfarma nazionale, sottolinea anche l’importanza di riconoscere i sintomi della dipendenza. «C’è massima attenzione — spiega Tiziana Dal Lago, presidente dell’ordine dei farmacisti trentini — i colleghi stanno prendendo provvedimenti anche per rafforzare i dispositivi antifurto. Va detto che negli episodi avvenuti di recente i ladri hanno sempre mirato alla cassa, evitando di asportare i farmaci».