il lutto
sabato 23 Marzo, 2024
di Benedetta Centin
È morto nella notte fra giovedì e venerdì all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove era ricoverato, don Luigi Panzera, collaboratore pastorale nella valle di Cavedine. Aveva 82 anni. Era sacerdote da 55. «Un prete esemplare» lo ricorda qualche parrocchiano sui social, addolorato, dopo aver appreso la notizia della scomparsa. «Un sacerdote sempre gentile con tutti, dal grande cuore» viene ricordato. E, ancora: «Un esempio, soprattutto per i giovani».
Il funerale sarà celebrato a Calavino lunedì 25 marzo alle 14.30. Il religioso abitava infatti a Calavino dal 2016 e prestava il suo servizio da collaboratore pastorale nelle sette comunità.
Sacerdote dal 1969
Panzera era originario della Lombardia, in particolare di Casirate Adda, in provincia di Bergamo. Venne ordinato presbitero nel 1969 a Cremona.
A partire dal 1975 e per la durata di cinque anni, fu vicario a Trento, nella parrocchia cittadina del Santissimo Sacramento come cappellano di don Alfredo Bertolini. Questo negli anni appunto del dopo Concilio, fino al 1980. Una figura, quella di don Luigi, rimasta viva a distanza di tempo nella mente e nel cuore dei ragazzi che all’epoca frequentavano e animavano la vita parrocchiale. Nel 1979 era stato incardinato nella diocesi di Trento. L’anno dopo il trasferimento a Bosentito, come parroco: don Luigi rimase alla guida della parrocchia fino al 1981, poi ci furono i due anni da catechista a Trento (tra il 1981 e il 1983).
Parroco in diverse comunità
Terminata quell’esperienza è stato parroco in valle dei Laghi, a Stravino e Pergolese, per oltre un decennio (tra 1988 e 1990), poi a Bondo e Breguzzo nelle Giudicarie (tra 1990 e 1994). Quindi era stato accolto come parroco in Valsugana, prima nella comunità di Caldonazzo (nel periodo tra 1994 e 2002) quindi in quella di Centa San Nicolò (negli anni compresi tra il 1996 e il 2002). Infine, guidò la parrocchia di San Giuseppe di Riva del Garda per molti anni, dal 2002 al 2016.
I ricordi
Ovunque sia stato don Luigi Panzera ha lasciato un bel ricordo di sé: persona generosa, affidabile, sempre disponibile con il prossimo. Con una parola di sostegno e conforto per tutti, guardando in particolare ai giovani, per i quali è stato grande esempio.
Le sue condizioni di salute, dovute anche all’età, di recente avevano convinto i medici a ricoverarlo in ospedale. Il suo cuore ha smesso di battere nella notte tra giovedì e venerdì ma il suo ricordo rimarrà vivo. Tanti coloro che, appresa la triste notizia, in queste ore lo piangono affidandosi alla preghiera. La comunità si riunirà lunedì per i funerali.B.C.