L'annuncio
sabato 30 Marzo, 2024
Si è schiuso l’uovo delle ceneri del Drago Vaia
di Le.Om.
A 8 mesi dall'incendio che ha distrutto l'opera di Martalar, sono nuovamente le fiamme a ridare speranza per la prossima creatura

L’uovo di cenere del Drago Vaia si è schiuso. Una storia e qualche foto per dar ancora speranza a quell’infausto giorno che ha corroso per mano dell’uomo l’opera simbolo dell’altipiano cimbro, il Drago di Vaia dello scultore Martalar.

Quelle fiamme avevano distrutto per sempre il più famoso drago ligneo del Trentino e del mondo. Dalle ceneri, quasi come un annuncio simbolico era emerso un uovo carbonizzato.
Uno uovo che ha subito acceso la fiamma della speranza facendo annunciare allo stesso autore la volontà di rifare qualcosa. Cosa? Nessuno lo ha mai saputo. Ora sono state nuovamente le fiamme, questa volta consapevoli, ricercate e volute, a dare il via a una nuova fase. L’uovo carbonizzato si è schiuso e ha liberato una creatura che è subito volata via, ma, che è pronta a tornare.

«Non sapevamo quanto fosse lunga la gestazione di un drago ma ora sappiamo che sono circa 7/8 mesi – fanno sapere da Lavarone Green Land -. Abbiamo avuto la possibilità di vedere come si schiude l’uovo e la fortuna di documentarlo con alcune foto. È stata un’enorme emozione vederlo accendersi e sprigionare la sua energia. Per ora la creatura che ne è uscita se ne è volata via ma siamo certi, tornerà».
la nomina
Cambio di scena: Paolo Oss Noser è il nuovo direttore alla guida della rete Trentino Spettacoli
di Redazione
Per lungo tempo è stato membro del consiglio direttivo: «La strada giusta è sviluppare il rapporto con il Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento e il Teatro Stabile di Bolzano»
IL VIDEO
Nella Bergoglio, cugina del Pontefice: «A noi chiedeva sempre la bagnacauda. Non dimenticherò mai le sue mani morbide»
di Redazione
La cugina di Francesco e i ricordi con Bergoglio in Piemonte: «Al Papa piaceva mangiare però si teneva parecchio. Ma le buone ricette piemontesi se le ricordava perché la nonna Rosa, che lo ha allevato, gliele preparava»