Carabinieri, l'indagine
domenica 31 Marzo, 2024
di Benedetta Centin
Si erano lanciate una sorta di sfida le due quindicenni che avevano adocchiato lo stesso bel ragazzo, pronte a darsi battaglia per lui (peccato che questi fosse all’oscuro di tutto). E infatti quando, il 26 febbraio scorso, dopo i messaggi tutt’altro che amichevoli che si erano scambiate su Instagram, le due studentesse si sono incontrate faccia a faccia, dalle parole sono passate presto ai fatti. Per quanto quello dovesse essere un appuntamento chiarificatore. Ed ecco la zuffa scaturita in pieno giorno, nel bel mezzo del piazzale della stazione intermodale di Pergine Valsugana, coinvolgendo anche altre amiche e compagne di studi che le spalleggiavano. Un episodio che non è affatto passato inosservato, le cui immagini sono finite anche in Rete. Un’aggressione che ha messo nei guai con la giustizia le minorenni protagoniste, residenti a Trento e in alcuni Comuni della Valsugana. Otto in tutto, dai 14 ai 16 anni. In seguito alle indagini avviate dai carabinieri di Borgo Valsugana è infatti scattata per ciascuna di loro una denuncia. Per rissa appunto. Con tanto di convocazione in caserma delle giovani, accompagnate dai rispettivi genitori. Tutto, appunto, per un ragazzo conteso da due di loro, che nemmeno sapeva di esserlo.
Il video, gli accertamenti dei carabinieri
Quel pomeriggio il piazzale della stazione era stato trasformato in una sorta di ring: le ragazzine si erano messe a sferrare calci, pugni e ginocchiate, spintonando, tirando capelli tra le urla. Le prime ad azzuffarsi erano state le due quindicenni, poi erano arrivate a dare loro man forte le amiche e compagne. E da due gruppi contrapposti se n’erano poi formati tre. Tutto sotto lo sguardo dei passanti, alcuni dei quali si sono anche fermati per tentare di dividere le contendenti. In particolare due uomini scesi da un’auto di passaggio. Tutte sequenze registrate dal telefono di un ragazzo che ha poi dato in pasto quelle immagini alla Rete, tanto che il video aveva fatto velocemente il giro dei social.
Ed è proprio grazie all’acquisizione di quel video, assieme alla varie testimonianze raccolte, che i carabinieri di Borgo Valsugana sono riusciti ad identificare le protagoniste dell’accaduto, studentesse o ex, dai 14 ai 16 anni appunto.
«Abbiamo esagerato»
Le due pretendenti che hanno dato il via alla «guerra» per lo stesso ragazzo si conoscevano di vista. Così come le altre adolescenti coinvolte, perché frequentavano la stessa scuola o la stessa stazione, le stesse fermate dei mezzi pubblici. Quell’appuntamento che doveva essere chiarificatore, programmato via chat Instagram dalle due principali contendenti, presto era diventato di dominio pubblico negli ambienti scolastici. Ed ecco perché nel piazzale, quel pomeriggio del 26 febbraio, si erano presentate anche delle compagne. E pure del «pubblico». E in poco c’era stato lo spettacolo, la scazzottata. Una volta convocate in caserma dai militari, le otto coinvolte nella rissa, anche davanti ai loro genitori, avrebbero ammesso di aver sbagliato, di aver esagerato. Ora ne risponderanno davanti all’autorità giudiziaria per i minori. Per rissa. Nessuna contestazione invece di lesioni: le ragazze coinvolte non hanno avuto bisogno di cure mediche e tra loro nessuna ha presentato denuncia per eventuali conseguenze fisiche riportate.