Le riflessioni

lunedì 1 Aprile, 2024

Loppio Busa, Coldiretti: «L’ultimo tratto non ottimale, ma meglio della soluzione di 15 anni fa»

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La direttrice di fondovalle che attraverserà la piana dell'Oltresarca non dispiace all’associazione. Calzà: «Anni fa inviammo le osservazioni e oggi la Provincia ha realizzato un’opera accettabile»

«Non è la soluzione ottimale, ma è una soluzione accettabile rispetto a quanto ci venne prospettato oltre 15 anni fa, quando come Coldiretti inviammo le nostre osservazioni al progetto che la Provincia prospettava allora». Romano Calzà, presidente di Coldiretti Alto Garda e Ledro, esprime l’opinione della sua categoria, una voce in favore del progetto del terzo lotto di completamento del tunnel tra San Giovanni, a Nago, e la viabilità di fondovalle. L’ultimo rendering pubblicato dalla Provincia dovrebbe essere quello definitivo, e Coldiretti ha riconosciuto in quel ponte i suggerimenti e le linee guida che l’associazione stessa aveva inviato a Trento. «Stiamo parlando ormai di tanti anni fa – commenta Calzà – ma allora ci chiamarono ad esprimere anche il nostro parere. In ballo c’erano due progetti, uno più corto, e l’altro più lungo. Noi ci schierammo decisamente contro il progetto che risultava più diretto ma anche più oneroso in termini di consumo di suolo. Inoltre – continua il presidente di Coldiretti sezione altogardesana – avevamo anche proposto di collocare il ponte sul Sarca il più a valle possibile. In questo modo, secondo noi, si sarebbe ridotto l’impatto ambientale sulla piana tra Arco e Riva del Garda». Calzà poi continua spiegando che in realtà Coldiretti «non è né a favore né contro il progetto – dice ancora – ma non possiamo certo ignorare che la strada serve, va fatta. Ecco, quindi, che a questo punto possiamo solo limitarci ad invocare la massima salvaguardia del territorio possibile. Certo, se questo progetto si riesce a migliorare, ben venga, anzi, lo speriamo. Ma dobbiamo dire fino a qui che quello che avevamo richiesto ai tempi è stato fatto». Intanto si moltiplicano in tutta la Busa le campagne che espongono orgogliosamente la bandiera di Coldiretti. «Un segnale di attaccamento che fa piacere – commenta Calzà, aggiungendo che il tessuto dell’associazione è unito e compatto, anche sulle iniziative da prendere in difesa della categoria, di questi tempi nei quali la legislazione e le decisioni europee non giovano all’attività degli agricoltori. «Lunedì 8 aprile saremo al Brennero – anticipa il presidente di Coldiretti Alto Garda e Ledro – e parteciperemo a una manifestazione a sostegno del made in Italy, per spingere i legislatori a politiche più tutelanti dei prodotti locali, e di conseguenza anche del rapporto col consumatore».