inclusione
sabato 6 Aprile, 2024
di Redazione
È stata inaugurata ufficialmente oggi, 6 aprile, la targa tattile del Santuario di San Romedio, che combina il codice Braille e i disegni a rilievo, donata da AbilNova Cooperativa Sociale e realizzata da APC Onlus.
La cerimonia è stata coordinata dal padrone di casa Padre Giorgio, alla presenza di: Giulia Zanotelli, Assessora della Provincia Autonoma di Trento; Martin Slaifer Ziller, Sindaco di Sanzeno e Presidente della Comunità di Valle; Lucas Brentari, Vicesindaco di Sanzeno; Gualtiero Gottardi, Vicesindaco di Predaia; Lorenzo Paoli, Presidente dell’APT Val di Non; Ferdinando Ceccato, Responsabile del Gruppo AbilNova; Mauro De Concini, direttore sanitario del Centro di AbilNova.
Il Santuario è un famoso luogo di culto della nostra provincia ed è meta di turisti e pellegrini; l’idea di questa targa è nata dal fatto che turisti e pellegrini possono avere delle esigenze specifiche. In questo caso si è pensato ad un pubblico con disabilità visiva e la riproduzione tattile dei profili della struttura peculiare del luogo, accompagnata dalla didascalia in Braille, rende accessibili alcune informazioni legate al santuario stesso.
Tutto ha origine durante lo scorso anno, dopo l’incontro tra AbilNova e Padre Giorgio Silvestri, nel quale si è parlato a lungo di come poter trasmettere la particolarità del Santuario di San Romedio anche a chi non può contare sul senso della vista. La realizzazione effettiva del prodotto finale esposto ora all’ingresso del Santuario è stata fatta da APC Associazione Progresso Ciechi Onlus di Borgo Valsugana, una stamperia braille al servizio dei ciechi e degli ipovedenti di tutta Italia con una proposta che incontra le richieste individualizzate di singoli cittadini ma anche di realtà pubbliche e private del territorio.
L’Assessora Zanotelli sottolinea come questo momento sia “significativo e perfettamente in linea con il percorso che la Provincia sta compiendo verso l’accessibilità. Diminuire le barriere e favorire l’accesso a questi luoghi anche alle persone con disabilità rappresenta la preziosità del fare comunità che caratterizza il nostro Trentino”.
Slaifer Ziller sostiene quanto spesso si parli di inclusione nelle istituzioni e ovunque; “qui il Santuario e AbilNova sono passati dalle parole all’azione per permettere a più persone possibili di essere accolte al meglio in questo luogo così suggestivo”.
Riccardi ringrazia tutti per il lavoro svolto e “per aver allineato idee e sforzi nella direzione dell’inclusione e della valorizzazione di luoghi così importanti come San Romedio”.
Il Presidente dell’APT conferma come la strada verso l’accessibilità sia “da fare insieme a tutte le realtà del territorio per fare in modo che i luoghi siano sempre più accoglienti e inclusivi”.
Il Dottor De Concini, Medico oculista del Centro di prevenzione e riabilitazione di AbilNova, originario della Val di Non e molto affezionato al Santuario, ha messo in contatto Padre Giorgio e AbilNova e sottolinea come “la realizzazione della targa consenta a chi non vede di utilizzare il tatto, canale sensoriale che insieme all’udito diventa fondamentale per raccogliere le informazioni dal mondo, per crearsi un’immagine mentale del luogo in cui si trova”.
“Negli anni AbilNova e APC Onlus hanno realizzato numerose targhe di questo tipo – racconta Ferdinando Ceccato– che sono state inviate in tutta Italia e che diventano strumenti molto utili da un lato per chi conosce il Braille con le didascalie riprodotte nel famoso codice a puntini e dall’altro per tutti coloro che pur non conoscendo il Braille possono esplorare disegni a rilievo importanti per crearsi un’immagine mentale. È nel nostro dna contribuire a rendere più accogliente il mondo e a lavorare per eliminare più barriere possibili ed è sempre un piacere trovare realtà del territorio, sia pubbliche che private, pronte a collaborare e a costruire preziosi percorsi insieme in questa direzione”.
“Per noi è un messaggio prezioso quello che possiamo trasmettere con questa targa – afferma Padre Giorgio – perché dimostra come la fede debba e possa trovare strade alternative per permettere a chiunque di conoscere gli spazi e vivere i luoghi di culto in tutti i sensi”.
AbilNova ha gestito la regia di questo progetto, nella piena convinzione che un’attenzione al pubblico con disabilità visiva sia un elemento davvero fondamentale per continuare nella costruzione di un mondo accogliente grazie a processi che si prendano cura dei bisogni specifici e degli obiettivi collettivi, nella piena condivisione di luoghi, proposte e idee.
La storia
di Alberto Mosca
Alberti d’Enno, aristocratico della Val di Non, nei primi anni dell’Ottocento tramite matrimonio giunse a Collepasso, dove fu artigliere dei Borbone e innovatore agrario