truffa

lunedì 8 Aprile, 2024

Truffa un’anziana e fugge a Verona col taxi: arrestato ennesimo «finto carabiniere»

di

In suo possesso rinvenuti quasi 40mila euro in contanti e gioielli di valore

Nella giornata del 05 aprile, i carabinieri di Trento, hanno arrestato un cittadino italiano quarantenne, originario della provincia di Napoli, resosi responsabile di una truffa ad un’anziana signora.

I carabinieri già da qualche tempo avevano organizzato una serie di servizi specifici in borghese nelle fasce orarie ritenute più “sensibili” (principalmente la tarda mattina ed il primo pomeriggio) a seguito di una recrudescenza del fenomeno delle truffe a danno delle persone anziane, registratasi proprio nel corso delle ultime settimane nel territorio provinciale.

In tal senso, proprio nella tarda mattinata di venerdì scorso, una pattuglia ha intercettato uno dei soggetti monitorati, mentre si aggirava dalle parti di via Vittorio Veneto in procinto di salire su un taxi. I militari hanno così deciso di seguire il veicolo che poi ha imboccato l’autostrada in direzione di Verona, destinazione insolita per un viaggio a bordo di un taxi. Il taxi è stato bloccato nel veronese e l’uomo immediatamente perquisito: in suo possesso trovati quasi 40.000 euro in contanti e gioielli di valore.

Contemporaneamente è stata identificata la vittima del furto, nonché, un’anziana trentina, a cui il pregiudicato aveva riferito di essere un “Maresciallo dei Carabinieri” e che la nipote era appena incorsa in un incidente stradale e che per essere rilasciata doveva pagare una sorta di cauzione in contanti. La signora aveva pertanto consegnato la cifra in contanti e dei monili d’oro che indossava sempre su richiesta del malfattore.

Il bottino è stato interamente restituito dai militari che hanno proceduto, e si stanno rintracciando ulteriori vittime dell’arrestato.

Il consiglio dei carabinieri è quello di chiamare sempre il “112” anche al minimo dubbio, nella consapevolezza che, di norma, nessuna Forza dell’Ordine, Ente o società chiederà mai, per alcun motivo, il pagamento di qualsiasi tipo di prestazione attraverso telefonate che lo sollecitino tramite metodi che non siano legalmente e sicuramente tracciabili.