il lutto

martedì 9 Aprile, 2024

L’ultimo saluto a Mattia Ianes, la bara accompagnata dalla banda: «Continua a battere il ritmo del nostro andare»

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Dovena e la comunità di Borgo d’Anaunia hanno dato l'ultimo saluto al 23enne scomparso a seguito di un malore che lo ha colpito nella notte tra mercoledì e giovedì

Dovena e tutta la comunità di Borgo d’Anaunia si sono fermate. In silenzio per salutare, per l’ultima volta, il proprio concittadino Mattia Ianes, il giovane ventitreenne scomparso a seguito di un malore che lo ha colpito nella notte tra mercoledì e giovedì. Una morte tanto improvvisa quanto sconvolgente, che ha lasciato l’intera comunità, e non solo, attonita. Una comunità ancora incredula, che non riesce ad accettare un destino tanto crudele. Mattia, figlio di Paolo e Monica, era molto conosciuto e amato all’interno del Comune: da oltre dieci anni faceva parte della banda di Fondo – presente ieri al funerale –, era presidente del comitato Sant’Antonio di Dovena ed era ormai ben inserito nell’azienda di papà Paolo. «La parola di Dio ci aiuta sempre a imparare a leggere dietro le pieghe della nostra vita, anche quando è difficile come in questo caso – ha detto don Michele Vulcan –. Lasciamo che Gesù entri nelle nostre vite e asciughi piano piano quelle lacrime che stanno scendendo dai nostri occhi». Lacrime che oggi, a Dovena, scendevano dagli occhi di tutti i presenti. Da chi lo conosceva meno ai familiari. Tra cui anche il fratello Simone, che si è fatto forza e ha voluto ricordare con un toccante messaggio il suo «fratellone». «Fratellone, ci hai lasciati come un fulmine a ciel sereno – le sue parole –. Nessuno era pronto a salutarti. Non mi soffermo a parlare di chi sei, perché tutti quelli che ti hanno conosciuto hanno un bel ricordo di te. Voglio piuttosto parlare del rapporto tra me e te, anche se è difficile descrivere ciò che sei per me, non esistono parole adatte. Sei il miglior fratello, amico, compagno di stanza e di avventura, sei un esempio, un pilastro per me. Siamo sempre stati insieme e ci siamo accompagnati come gemelli, affrontando la vita sempre con spensieratezza. Potevo sempre contare su di te, ma purtroppo la vita è crudele e ci ha separato davvero troppo presto. Immaginavo già che saresti stato il testimone, il padrino e il miglior zio del mondo e senza di te non sarà più la stessa cosa. Io ti ricorderò sempre e ti prometto che proverò a sostituirti e a fare io, adesso, il fratello maggiore anche se non riuscirò a farlo bene come facevi tu. Ma so, però, che mi aiuterai sempre perché rimarrai per sempre il mio fratello maggiore. Ti voglio bene Mattia». Toccante anche il ricordo dei compagni di banda, che lo hanno accompagnato al cimitero. «Nella banda – hanno ricordato – eri uno dei quattro cugini a cui tutti si appoggiavano grazie all’amicizia. Avevi una gran voglia di musica. Sarà davvero strano, ora, aspettare le 21.40 del venerdì e non vederti entrare a prove, ma siamo sicuri che di te parleremo ancora con le lacrime agli occhi, un po’ per la nostalgia che proveremo, un po’ ripensando ancora alla tua simpatia e alle tue battute. Ora vola alto e semina la tua bontà, la tua simpatia e, come facevi a banda, continua a battere il ritmo del nostro andare».