giustizia
mercoledì 30 Novembre, 2022
di Redazione
Uno scambio copioso di materiale di stampo suprematista (xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista), oltre alla condivisione di materiale pedopornografico: è quanto emerso dall’operazione «Blocco Est Europa», dal nome della chat su Telegram, che ha portato all’arresto di 3 persone e a perquisizioni in tutta Italia.
Le loro conversazioni, basate sull’odio antisemita e nei confronti delle persone di colore, palesano simpatie per Hitler e il nazismo oltre a atteggiamenti misogini da cui deriva divertimento per la visione di video di donne, per lo più minorenni, che si suicidano o che vengono violentate o uccise.
I poliziotti della Digos di Genova e del Servizio per il contrasto all’estremismo e terrorismo interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato, unitamente a personale del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Liguria e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Genova nell’ambito di una vasta indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova unitamente al gruppo specializzato «soggetti deboli» della medesima Procura della Repubblica, nei confronti, rispettivamente, di due genovesi di 21 anni e di un coetaneo cuneese residente in provincia di Salerno.
La successiva attività di approfondita ricerca e analisi dei contenuti, ha consentito di rintracciare materiale multimediale. In particolare, i giovani, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, scambiavano sulla piattaforma multimediale file video e immagini pedopornografiche, di coprofagia, di necrofilia, di decapitazioni, torture ed esecuzioni provenienti dagli ambienti jihadisti , mutilazioni e automutilazioni, violenze xenofobe, razziste e omofobe accompagnati da commenti di approvazione ed esaltazione e intrisi della retorica tipica della ideologia suprematista.