Il tragico incidente
mercoledì 17 Aprile, 2024
di Davide Orsato
Lo scontro faccia a faccia con un camion ad alta velocità. La piccola Seat Ibiza che si riduce in briciole, sparse per tutta la larghezza della strada. L’ennesimo incidente, mortale, sulla strada della Rocchetta è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, attorno alle 11.40. Su un tratto «maledetto», quello poco dopo la galleria Rupe. A perdere la vita, un uomo di 56 anni, residente a Mezzolombardo: si chiamava Ionel Ververes. Cittadino romeno, da molti anni viveva in Trentino, nella Rotaliana: prima a Mezzocorona poi, negli ultimi due anni, a Mezzolombardo. Ogni giorno, per lavoro, percorreva la strada per Bolzano, dove lavorava da 16 anni come operaio per una ditta metallurgica. Ieri, però, aveva il turno al pomeriggio: stava andando a fare delle commissioni. L’incidente è avvenuto mentre viaggiava in direzione Trento. A circa due chilometri dal ponte di Zambana, all’altezza di Nave San Rocco, l’auto di Ververes è finita contro il tir di una ditta trentina con sede a Canal San Bovo. È stato lo stesso camionista, assieme ad altri automobilisti di passaggio a chiamare i soccorsi, che si sono rivelati complessi e, purtroppo, vani.
Tra i primi ad arrivare sul posto, i vigili del fuoco volontari del corpo di Nave San Rocco coadiuvati dai volontari del corpo di Zambana e dal corpo permanente di Trento. I pompieri hanno dovuto ricorrere alle pinze idrauliche per estrarre l’uomo dall’auto. Lo hanno trovato in condizioni disperate.
Sul posto è giunto l’elicottero di Trentino Emergenza, oltre a due ambulanze, una delle quali messa a disposizione dalla Croce Bianca Rotaliana. I soccorritori hanno provato a rianimare il 56enne per mezzora, ma non c’è stato nulla da fare: l’elicottero è rientrato senza passeggero.
Ververes lascia la moglie e una figlia di 26 anni. «Abitava in Trentino da oltre vent’anni — racconta Constantin Draganoiu, un amico stretto — era una persona che sapeva fare del bene al prossimo, mancherà a molti». La prima parente stretta a essere informata del tragico incidente è stata proprio la figlia, Andreea: la moglie si trovava in Romania, ad assistere dei parenti: ha prenotato il primo volo disponibile.
A ricostruire l’incidente, la polizia stradale. Dai primi riscontri sembra sia stata l’auto guidata da Ververes ad aver invaso la corsia opposta: in quel tratto le due direzioni di marcia non sono ancora fisicamente separate. Il camion è stato colpito di spigolo, ma l’auto è stata presa in pieno ed è stata completamente distrutta dall’impatto. Tra le ipotesi al vaglio c’è quella di un sorpasso finito nel peggiore dei modi: in quel tratto superare è consentito ma è successo spesso che l’alta velocità e, magari la distrazione, portasse a incidenti anche gravi.
A seguito dell’incidente, la strada dell’interporto è stata chiusa già all’altezza di Zambana Vecchia in direzione nord e, nell’altra direzione, all’altezza dello svincolo di Mezzolombardo. Di conseguenza, il traffico si è riversato sulla viabilità secondaria, con gli inevitabili rallentamenti. Tra le auto in coda è avvenuto un secondo tamponamento, che ha richiesto l’intervento dei pompieri. Impegnati anche i carabinieri di Lavis e gli agenti dei corpi di polizia locale Rotaliana e Avisio. Resta il tema della sicurezza su quella che i residenti della zona hanno ormai battezzato «bretella killer», in cui l’ultimo decesso risale a meno di due mesi fa. Fu quasi una fotocopia dell’incidente di ieri. La vittima un altro lavoratore, Gerardo Segato, residente a Pergine. Tra le richieste avanzate dai cittadini, la realizzazione di una barriera spartitraffico.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà