elezioni europee
lunedì 29 Aprile, 2024
di Redazione
Sembra che la partita delle elezioni europee non stia entusiasmando la Lega trentina. Da settimane, infatti, si trascina la questione delle candidature: sembrava fosse scelto il consigliere Roberto Paccher, poi si è parlato della sindaca di Riva del Garda Cristina Santi. Poi sembrava in ascesa la candidatura dell’ex assessora e ora consigliera Stefania Segnana, sfumata pochi istanti fa.
Per molti, però, la delusione deriva dalla candidatura del generale Roberto Vannacci, che sta dividendo la Lega anche a livello nazionale. «Io l’ho già detto in tempi non sospetti — dice a questo proposito il capogruppo del Carroccio a Palazzo Trentini Mirko Bisesti — io non lo voto, io voto chi conosco, chi ha già dimostrato di saper lavorare bene in Europa». Evita però la polemica: «Chi ha deciso di candidarlo avrà le sue ragioni, non saprei. Io — ribadisce — voterò chi ha già mostrato di saper lavorare per il Paese, non per se stesse».
Entusiasta della candidatura del generale Vannacci c’è invece l’ex consigliere provinciale Gianluca Cavada: «Autorevole comandante, autore di un best seller, Il mondo al contrario». Che Cavada dice di aver letto, e di Vannacci qualche mese fa diceva questo: «Ne condivido le idee al 95%». Non si sa però se in questa percentuale ci siano anche le idee espresse ieri dal generale, quelle su «Mussolini statista», sulle «classi separate per i disabili» e sugli italiani che per essere tali devono avere la pelle bianca.
comunali
di Redazione
Nuova legge regionale: limite dei due mandati per i sindaci di Arco e Pergine, che non potranno più ricandidarsi alle comunali del 2025. Zampiccoli, Andreasi e Ioppi tra i possibili nomi per il dopo Betta. Emer: «Autonomisti si sono adeguati alla legge nazionale»