Volley

mercoledì 1 Maggio, 2024

Itas, l’amarezza di coach Soli: «La sconfitta con Monza? Non si è capito il valore delle nostre prestazioni con gli infortuni»

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Il tecnico punta il dito sul condizionamento psicologico e difende i «suoi» ragazzi

La Trentino Volley è tornata al lavoro dopo la sconfitta contro Milano che ha sentenziato la CEV del prossimo anno ma non la Champions. In settimana si è rivisto Daniele Lavia, rientrato dopo l’acciacco al retto addominale che lo ha tenuto lontano dal campo per tutta la serie contro i meneghini. Con il gruppo a ranghi compatti, a quattro giorni dalla finale della massima competizione europea contro i polacchi dello Jastrzebski Wegiel, coach Fabio Soli ha potuto lavorare con il roster al completo, non accadeva da ormai due mesi.
Soli, l’ultimo periodo ha stravolto gli obiettivi. Qual è l’aspetto in cui sono sorte le difficoltà maggiori?
«Ho sempre chiesto alla squadra di crederci, anche nei momenti in cui ci sono state le difficoltà legate all’infortunio di Sbertoli. Ma c’è anche il fatto che questi ragazzi hanno compiuto un miracolo nell’arrivare dove sono arrivati, tra playoff Scudetto e Champions League. Questo aspetto non è passato come avrebbe dovuto, sia dentro che fuori dal gruppo. Non capisco perchè debba esserci rammarico per non aver passato la semifinale contro Monza, anziché l’aver compiuto due imprese e mezzo contro Modena, Berlino e Monza stessa. Questo è stato l’inghippo che ci ha condizionato. Abbiamo ancora alcune scorie addosso, ma dobbiamo guardare avanti e la squadra c’è. I ragazzi hanno voluto con tutto loro stessi questa finale di Champions e meritano di arrivare a giocarsela».
Come ci si arriva sia fisicamente che mentalmente, a questa finale contro i polacchi dello Jastrzebski Wegiel?
«Stiamo facendo di tutto per arrivare nelle migliori condizioni fisiche e mentali. C’è ancora il punto di domanda su Lavia, solo domenica sapremo se sarà della partita. Di buono c’è che siamo nuovamente tutti in gruppo e questo, a livello psicologico, ci può dare grande energia. Avere nella mente e nelle gambe una settimana di lavoro tutti assieme è di grande aiuto e daremo tutto ciò che abbiamo per coronare quel sogno».
Giocarsi una partita secca, anziché una serie al meglio delle cinque, può aiutare?
«Sicuramente può aiutare. Arriviamo da sfidanti, mentre loro sono i campioni di Polonia e stanno giocando in maniera divina. Abbiamo affrontato un percorso differente dal loro, con Sbertoli ancora in ripresa e Lavia che non si sa se recupererà. Ma io credo nella forza di questo gruppo che si è ritrovato in questi giorni, vedo che lo stare di nuovo tutti assieme ha avuto un effetto positivo sui ragazzi».
Che squadra vi troverete di fronte?
«Loro sono una squadra molto fisica con un palleggiatore di esperienza che ha giocato tantissime finali di Champions negli ultimi anni. Hanno caratteristiche di alto livello in tutti i fondamentali: servono molto bene e con grandi velocità, hanno una parte di muro e difesa importante. Per noi sarà fondamentale metterli in difficoltà a partire dal servizio per costringere il loro palleggiatore a giocare lontano da rete. Non sarà facile gestire il cambio palla che passerà da lui».
Mancano ancora alcuni allenamenti prima della partenza. Su cosa lavorerete?
«Cercheremo di lavorare su alcune situazioni che potrebbero presentarsi in Turchia. Guardando il loro gioco sarà importante essere performanti in determinate fasi del match. Loro premeranno tanto con la battuta, noi dovremo essere tenaci in ricezione ed altrettanto arrembanti con il nostro servizio. Nel caso in cui non dovesse funzionare qualche ingranaggio del nostro sistema, dovremo essere bravi nell’essere più produttivi possibile al fine di giocarcela punto a punto. Non sarà una partita semplice, dovremo saper gestire le difficoltà ed in questo senso ci stiamo preparando».
Al netto del risultato di domenica prossima e dell’ultimo periodo quale è il suo bilancio qual è?
«Non è ancora finita. Per fare bilanci bisogna attendere, non tanto per il risultato che arriverà in Turchia, ma per il modo in cui affronteremo questa sfida. Soprattutto relativamente a quanto successo nell’ultimo periodo. Sono convinto che a questi ragazzi è stato dato troppo poco merito per quanto fatto durante la stagione. A prescindere dal risultato finale, mi piacerebbe vedere una squadra che se la gioca fino alla fine e questa potrebbe essere la ciliegina sulla torta di un percorso positivo fatto dai ragazzi».