i lavori
mercoledì 8 Maggio, 2024
di Redazione
Il prossimo 29 maggio partiranno i lavori di restauro degli affreschi cinquecenteschi sulla facciata esterna della Chiesa di San Bartolomeo a Pegaia, votata all’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il progetto ha ottenuto un contributo di 10.000 euro al Bando “I Luoghi del Cuore” nel 2023 e prevede il restauro degli affreschi realizzati da Cristoforo II Baschenis (documentato tra il 1472 – 1520), oggi in evidente stato di degrado, principalmente a causa dell’azione degli agenti atmosferici.
Nel 2022 l’APS Fil de Fer si è attivata per la raccolta voti in occasione del censimento “I Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulle condizioni della Chiesa di Pegaia che oltre all’aspetto artistico ha un forte valore identitario per la Valle. Ben 4.521 persone hanno scelto di sostenere con il loro voto la Chiesa di San Bartolomeo che si è posizionata al 1° posto nella classifica regionale del Trentino Alto Adige e al 65° nella classifica nazionale. Questo importante risultato ha consentito alla parrocchia dei S.S. Filippo e Giacomo, proprietaria del bene, di partecipare nel 2023 al bando che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni edizione del censimento.
Il progetto di restauro degli affreschi, del costo complessivo di 15.200 euro, è stato ritenuto idoneo e ha ricevuto un contributo di 10.000 euro da FAI e Intesa Sanpaolo. L’intervento prevede il coinvolgimento di enti e associazioni del territorio a diverso titolo: come cofinanziatori (Comune di Peio, Asuc Cogolo, Pejo Funivie) o per le attività di comunicazione, promozione e valorizzazione (APS Fil de Fer, Parco Nazionale dello Stelvio, LINUM Ecomuseo della Val di Peio, Centro Studi per la Val di Sole, Terme di Pejo, Consorzio Turistico Pejo3000, APT Val di Sole). Nel corso dell’anno sono previsti concerti e cori polifonici in sito, conferenze sulla storia e l’arte, attività con la Scuola Primaria e visite periodiche ai lavori di restauro.
La Chiesa di San Bartolomeo, consacrata nel 1512, sorge dove fino al quattordicesimo secolo esisteva il villaggio di Pegaia, la cui scomparsa è avvolta dal mistero. La popolazione della Val di Peio e delle valli limitrofe ha per secoli venerato i morti di Pegaia con processioni e pellegrinaggi, chiedendo la loro intercessione in caso di carestie, pestilenze o guerre. Sulla parte absidale esterna, affrescata da Cristoforo II Baschenis nel 1513, ci sono un vescovo, al suo fianco la Madonna con in grembo Gesù benedicente e un grandioso San Cristoforo, inquadrato da una cornice anch’essa affrescata con candelabro di gusto rinascimentale, collocato in posizione ben visibile lungo la via a protezione dei pellegrini.
La Chiesa necessita in generale di un restauro; si auspica che, attraverso la maggiore conoscenza del bene amplificata dalla partecipazione al censimento FAI, il recupero degli affreschi esterni sia solo il primo passo per una completa valorizzazione dell’edificio e per uno studio e racconto più approfondito degli accadimenti che hanno portato alla scomparsa del villaggio di Pegaia, ricco e prosperoso tra il Duecento e i primi decenni del Trecento, quando fu improvvisamente cancellato dal libro delle rendite del Principato Vescovile.
L’intervento di restauro degli affreschi sarà realizzato dal restauratore Giuseppe Delpero e la conclusione dei lavori è prevista per ottobre 2024.
La Parrocchia S.S. Filippo e Giacomo di Cogolo e l’APS Fil de Fer ringraziano FAI e Intesa Sanpaolo per il contributo concesso, sono grati a tutti gli Enti e Associazioni che sostengono il progetto di recupero degli affreschi e anche alle 4.521 persone che con il loro voto hanno permesso questo importante risultato.
“Il FAI ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il progetto di restauro presentato per la Chiesa di San Bartolomeo a Pegaia (TN) per l’oggettiva rilevanza storico artistica degli affreschi che necessitano di un’urgente opera di tutela a causa del loro avanzato stato di deterioramento. Inoltre si riconosce l’efficacia dell’attività svolta dall’APS Fil de Fer che ha saputo attirare l’attenzione di tutta la comunità e delle istituzioni locali su questo piccolo gioiello, memoria di una storia locale che ha bisogno di essere approfondita e compresa, per essere narrata. L’auspicio del FAI è che la partecipazione alla Campagna I Luoghi del Cuore possa contribuire ad attrarre altri nuovi finanziamenti, per valorizzare l’intero complesso.” ha commentato Federica Armiraglio, Responsabile FAI della Campagna “I Luoghi del Cuore”
La storia
di Alberto Mosca
Alberti d’Enno, aristocratico della Val di Non, nei primi anni dell’Ottocento tramite matrimonio giunse a Collepasso, dove fu artigliere dei Borbone e innovatore agrario