Il lutto

domenica 12 Maggio, 2024

Val di Peio, «Don Renzo Caserotti, la malattia come dono»

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L'arcivescovo Tisi al funerale: «Ha saputo vivere sempre tra la gente». A Cogolo chiesa gremita da fedeli e religiosi arrivati da tutte le parrocchie in cui aveva operato il prete solandro

Una marea di fedeli ha gremito la chiesa di Cogolo in Val di Peio per tributare un affettuoso ultimo saluto a Don Renzo Caserotti, parroco di diverse parrocchie della media Val di Sole che si è spento mercoledì 8 maggio all’età di 69 anni. Le comunità dei suoi fedeli hanno fatto da cornice alla numerosa presenza di parroci provenienti da ogni parte del Trentino per accompagnare il vescovo Lauro Tisi nella sua cerimonia funebre. Una cerimonia che ha alternato momenti di ricordi felici ad istanti di grande tristezza, con anche il vescovo della diocesi trentina che ha faticato nel trattenere le lacrime durante il suo momento di ricordo del parroco solandro. «Io sono qui per testimoniare l’incrollabile fede di quest’uomo che ha affrontato la malattia come un dono e la morte come un nuovo inizio – ha detto il vescovo Tisi –. Nei numerosi colloqui avuti negli ultimi mesi con don Renzo sono rimasto più volte stupito della sua incrollabile fiducia nel disegno del Signore. Era pronto a morire e viveva i suoi giorni come un regalo. Non ha mai pregato per guarire, ma invece ha preferito dedicare un pensiero a chi stava peggio di lui e alla Chiesa trentina. Oggi perdiamo un uomo speciale, dall’incredibile cultura e dalla capacità di stare tra la gente con poche parole ma con grande profondità e bontà d’animo».

Numerosi gli attestati di stima anche da altri parroci, dai suoi fedeli e dalle autorità pubbliche delle comunità in cui aveva operato. Don Renzo era infatti parroco di Malè, Bolentina, Commezzadura, Croviana, Dimaro, Magras e Monclassico, dove era arrivato nel 2019, dapprima fu però vicario parrocchiale a Trento in San Giuseppe (1980-1987), quindi parroco a Ragoli, Montagne e Preore (1987-1995), parroco, decano e delegato di zona a Cavalese (1995-2008), amministratore parrocchiale a Daiano (2001-2002), parroco di Masi (2007-2008). Venne poi il periodo cittadino in cui fu parroco in Sant’Antonio (2008-2019) e nell’annessa parrocchia del Sacro Cuore. Da tutte queste comunità sono arrivati numerosi fedeli e amici per salutarlo.
«Don Renzo Caserotti è ora nell’abbraccio del Padre – ha scritto l’amico don Renato Pellegrini, parroco di Rabbi –. La sua fede incrollabile, la sua fiducia nella bontà di Dio ci accompagnerà sempre. È stato un uomo, un pastore, un amico capace di orientare i passi nella speranza e nella fiducia. È stato per tanti un amico, una guida, capace di diffondere sempre serenità e gioia. Anche nei momenti più difficili della sua vita il suo sorriso esprimeva la certezza di un incontro, al di là della vita, con un Padre che non lo ha mai abbandonato e lo ha atteso da sempre. Ora che non c’è più siamo più poveri. Poveri di umanità, poveri di testimonianza di un amore che ci supera. Ma abbiamo anche una certezza: dal cielo non ci lascerà soli! E continuerà a suggerirci di seguire, meditare e studiare la Parola di Dio. Ciao don Renzo».
Un sincero ringraziamento è arrivato anche dalla sindaca di Malè, Barbara Cunaccia, che a nome di tutti gli altri primi cittadini delle parrocchie ha espresso gratitudine per quanto fatto nelle comunità in cui operava dal 2019. «Salutiamo un uomo esemplare, che sapeva stimolare in ogni persona un sentimento positivo».