Il caso
mercoledì 15 Maggio, 2024
di Redazione
Ilaria Salis potrà lasciare il carcere e andare ai domiciliari: il ricorso presentato dagli avvocati della 39enne è stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese. Il ricorso era stato presentato dagli avvocati dell’attivista contro la decisione del giudice magiaro che, nell’udienza del 28 marzo scorso, aveva respinto l’ipotesi dei domiciliari. Salis lascerà il carcere nei prossimi giorni, dopo il pagamento della cauzione e avrà il braccialetto elettronico.
L’avvocato: «La battaglia di Ilaria non è certo finita»
«Siamo molto soddisfatti. Ma la battaglia di Ilaria non è certo finita». Lo dice l’avvocato Mauro Straini che, con Eugenio Losco, difende Ilaria Salis, la 39enne in carcere a Budapest, commentando la decisione dei giudici ungheresi di accogliere la richiesta dei domiciliari nella capitale magiara per la loro assistita.
La donna è in carcere dal febbraio 2023 con l’accusa di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest.
Tajani: «Merito di un’azione sinergica»
«I domiciliari concessi a Ilaria Salis? Bene, era quello che volevamo, adesso potrà votare tranquillamente. Speriamo che possa essere assolta, io sono garantista, speriamo possa ritornare il prima possibile in Italia». Così il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con i cronisti in Transatlantico alla Camera. «Se è merito anche del governo? È merito di tutti, di un’azione sinergica. Certamente il governo e la nostra ambasciata hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi, come abbiamo sempre fatto. Come stiamo facendo con Falcinelli, come stiamo facendo con tutti».
Bonelli e Fratoianni: «Ora l’Europa»
«La concessione dei domiciliari a Ilaria Salis, dopo l’accoglimento del ricorso presentato dai suoi legali, è una splendida notizia!». Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra.
«Questo risultato si deve innanzitutto alla tenacia e alla determinazione della famiglia – proseguono – e di tutti coloro che invece di stare in silenzio si sono battuti e continueranno a farlo per i diritti di Ilaria e di tutti noi. Siamo felici e ancora più convinti della nostra scelta di candidare Ilaria nelle nostre liste.
Ora dopo questa prima vittoria, così importante per lei e tutti noi, vogliamo riportarla in Italia e poi a Bruxelles come Parlamentare europea perché – concludono Bonelli e Fratoianni – la questione del rispetto dei diritti in Europa diventi una questione pienamente politica».
Schlein: «Ora torni in Italia»
«Ilaria Salis ottiene i domiciliari ed esce dal carcere, una grande notizia! Un primo passo importante, dopo una lunga detenzione in condizioni lesive della sua dignità. Ora speriamo possa presto rientrare in Italia, in sicurezza. E ci aspettiamo il governo si adoperi». Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.