LGBTQA+
venerdì 17 Maggio, 2024
di Redazione
Sono due i report internazionali diffusi in occasione dell’IDAHOBIT 2024 – l’International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia. Secondo la Rainbow Map di Ilga-Europe, che classifica i paesi europei in base agli sviluppi legislativi nell’ambito dei diritti Lgbtqia+, l’Italia perde in un anno due posizioni e si trova ora al 36esimo posto su 48. C’è poi il sondaggio svolto dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Fra) in 30 paesi. L’Agenzia europea ci dice che ancora oggi il 53% delle persone omosessuali italiane hanno paura a tenere per mano il proprio partner nei luoghi pubblici, il 38% racconta di aver vissuto almeno un episodio di discriminazione, il 18% di aver subito tentativi di pratiche di “conversione”.
Dati preoccupanti che raccontano un paese che ancora fatica a intraprendere con decisione la strada della piena tutela e legittimazione delle persone Lgbtqia+.
Arcigay del Trentino, con le altre associazioni del territorio, continua a lavorare per costruire un Trentino più aperto e inclusivo, un Trentino in cui libertà individuali e diritti umani e civili siano riconosciuti, promossi e garantiti senza discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere o ogni altra condizione personale e sociale.
Ieri, una delegazione di Arcigay del Trentino e di Famiglie Arcobaleno del Trentino – Alto Adige ha consegnato al sindaco di Trento Franco Ianeselli una rainbow flag. La bandiera arcobaleno sarà esposta per tutta la giornata di oggi sulla facciata di Palazzo Geremia. Il Comune di Trento aderisce dal 2013 a RE.A.DY, la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni che combattono le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Domani, sabato 18 maggio, una fiaccolata attraverserà invece le strade di Trento per commemorare le vittime della violenza che ancora troppo spesso colpisce le persone Lgbtqia+. Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino: «Nella Giornata Internazionale contro l’omo-lesbo-bi-a-transfobia, confermiamo la nostra posizione: non chiediamo più di essere semplicemente previste e riconosciute. Vogliamo, pretendiamo, combattiamo per una struttura di pensiero interamente intersezionale, uno sguardo sul mondo che sia ampio come le sfumature e le battaglie che lo attraversano. In quest’ottica, ribadiamo la richiesta sempre urgente a tutti i governi di abbandonare questa politica di odio, guerra e intolleranza per sforzarsi verso il rispetto e la pace: le candele che accendiamo nelle giornate dedicate a memorie specifiche diventano il simbolo di tutte le vittime di ogni forma d’odio. Con tutte le associazioni e le singole persone che si uniscono a noi il 18 maggio e ogni giorno, vogliamo ribadire: le lotte sono di tuttɜ o di nessunә».
La fiaccolata partirà alle ore 20 da piazza Duomo.