Sanità e sicurezza
venerdì 17 Maggio, 2024
di Redazione
«In quest’ultimo periodo giungono sempre più spesso alla nostra organizzazione sindacale segnalazioni di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari in Apss» si apre così la nota che Cesare Hoffer di Nursing up ha divulgato oggi, venerdì 17 maggio, affrontando un tema molto delicato e spesso ricorrente. E lo fa, Hoffer, dopo l’ultima segnalazione arrivata su un episodio che si sarebbe verificato nella notte tra il 15 e il 16 maggio all’interno della struttura del servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Trento (Spdc). «Nonostante le nostre numerose segnalazioni all’azienda sanitaria e richieste di incontro, per aumentare la tutela e la sicurezza sul posto di lavoro, dobbiamo purtroppo constatare che non è cambiato nulla – afferma ancora Hoffer – Il fenomeno delle violenze è in costante ascesa e ha assunto una dimensione sempre più preoccupante. Siamo di fronte a una vera e propria piaga sociale. E il personale si trova sempre più esposto al rischio di subire atti violenti da parte di pazienti e familiari. Si tratta di eventi che possono portare a gravi lesioni e/o morte e lasciano strascichi emotivi e psicologici nei confronti dei nostri professionisti». Nursing Up sostiene che la maggior parte degli atti di violenza contro gli operatori sanitari siano prevenibili ed evitabili. Per farlo, però occorre adottare una serie di interventi e azioni. «Al fine di prevenire gli atti di violenza – si legge ancora nella nota – Nursing Up chiede con forza ai datori di lavoro dell’Apss di adempiere tempestivamente agli obblighi, tra l’altro sanzionabili». Le richieste avanzate dal sindacato riguardano l’adozione urgentemente di «idonee misure preventive e protettive, che consentano l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio presenti nelle strutture aziendali»; l’immediata applicazione di «Raccomandazioni per prevenire atti di violenza a danno degli operatori sanitari» del Ministero della salute rivolta a tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali; un rinforzo della sinergia con le forze dell’ordine per avere «un presidio di sicurezza sulle 24 ore». Hoffer, riprendendo anche alcune sentenze della Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha ricordato che «in merito alle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, hanno riconosciuto le responsabilità delle Azienda sanitarie, che devono tutelare la sicurezza dell’ambiente di lavoro ed il benessere psicofisico dei dipendenti».
In particolare, alle SS.LL., noi chiediamo di:
– adottare urgentemente le idonee misure preventive e protettive, che consentano l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio presenti nelle strutture aziendali
– applicare immediatamente la “Raccomandazione per prevenire atti di violenza a danno degli operatori sanitari” n. 8 del Ministero della salute del novembre 2007 e rivolta a tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali.
-implementare un efficace coordinamento con le Forze di Polizia, spesso non è presente all’interno della struttura un presidio di sicurezza sulle 24 ore e i Vigilantes stazionano esclusivamente in alcuni servizi (PS), utile sarebbe una
presenza degli stessi continuativa nelle 24 ore, in particolare negli Spdc con maggiori rischi.
In merito alle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, anche la giurisprudenza si è espressa in merito, sentenze della Corte di Cassazione, sezione lavoro, hanno riconosciuto le responsabilità delle Azienda sanitarie, che devono tutelare la sicurezza dell’ambiente di lavoro ed il benessere psicofisico dei dipendenti.
Le paure e preoccupazioni continuano a generare nei dipendenti situazione di stress lavoro correlato e portano spesso il lavoratore ad assumere un atteggiamento più chiuso e più distaccato nei confronti dell’assistito, che compromette il ruolo terapeutico della relazione.
È giunto il momento di affrontare seriamente la problematica delle aggressioni fisiche e verbali nelle nostre strutture ospedaliere, chiediamo quindi un incontro sindacale urgente di confronto con l’Azienda sanitaria per individuare e condividere soluzioni, la nostra O.S. vigilerà attentamente sull’adozione da parte dell’Apss di tutte le misure preventive atte a tutelare il benessere psicofisico del dipendente.
Siamo anche pronti a tutelare gli interessi dei nostri professionisti associati, tramite il nostro servizio legale messo specificatamente e gratuitamente a disposizione.