La storia
domenica 19 Maggio, 2024
di Matteo Arnoldo
È cominciato tutto per gioco, come spesso accade quando poi le cose riscuotono successo. La storia di Luca Lazzeri Zanoni (@luca.baz su TikTok) sembra quasi uscita da un film: lui e il cugino Gabriele caricano sui social un video in cui Luca intona canti popolari trentini, chiedendosi scherzosamente quanto successo possa ottenere. Forse neanche tanto convinti, pubblicano «La pastora» di Luigi Pigarelli. Il resto è storia: milioni di visualizzazioni e oltre 40mila followers in meno di tre mesi, fanno di Luca la nuova star di TikTok, il social media d’intrattenimento più famoso al mondo.
Ventunenne da Roncogno di Pergine, Luca viene da una famiglia di cantori. Suo padre è presidente del Coro Genzianella, così come anche la madre e la sorella sono parte del coro di S. Anna della frazione perginese. Fin da bambino, la famiglia lo introduce al mondo della musica: da prima gli studi presso il Conservatorio di Trento, poi l’approccio al coro scolastico e, infine, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario del Coro Genzianella, l’approdo tra le file degli adulti e l’avvicinamento al canto popolare.
«Mio cugino è social media manager e mi ha convinto a fare quel primo video. Non mi aspettavo tutte queste interazioni, soprattutto da parte di così tanti giovani», racconta. «Da lì ho capito che bisognava continuare». Il suo video più popolare oggi conta oltre 2 milioni e mezzo di visualizzazioni ed è dedicato alla sua terra, la Valsugana.
Nonostante l’attenzione che sta attirando su di sé – lo seguono anche i Pinguini Tattici Nucleari – Luca mantiene un profilo basso. Non ha una spiegazione per come tutto questo sia potuto accadere: «Solo adesso sto cominciando a realizzare ciò che mi è successo. Alla fine di dicembre le prime persone sono venute a chiedermi di scattare una foto con loro e mi sono imbarazzato molto. Sono una persona molto timida». Un successo che è di ispirazione per altri ragazzi e ragazze. È emblematico l’incontro con un giovane a Pergine, che gli ha confidato la sua passione per il canto popolare e gli ha raccontato come, grazie alla sua risonanza, ha maturato la decisione di unirsi a un coro.
«Ho capito l’importanza di questi strumenti social, che possono essere un mezzo per avvicinare i giovani ai canti di montagna», prosegue Zanoni. «I cori trentini risentono tanto dell’assenza di giovani. Vorrei organizzare un progetto per portare i giovani a conoscere questo mondo e chissà, magari un giorno, formare un coro giovanile. Vorrei sfruttare questa visibilità per promuovere il territorio trentino. Amo la mia terra».
Zanoni, però, non dimentica gli altri impegni: studente in ambito educativo a Bologna, suona anche il violoncello ed è il frontman degli ‘Internoquattro’, una band che esplora diversi stili musicali. «Ascolto qualsiasi tipo di musica», conclude. «Quest’esperienza è importante perché è la prima che mi abbia permesso di cantare in un contesto diverso dal coro. Vorrei continuare a dedicarmi a tutti i miei progetti musicali, ma sopratutto portare a termine il mio percorso di studi all’università». La storia di Zanoni mostra un legame, quello tra il Trentino e i suoi abitanti, che passa attraverso usi e costumi tradizionali che, nonostante si possa credere il contrario, anche i giovani hanno la volontà di tenere vivi e tramandare alle generazioni future.
la rassegna
di Redazione
Record di presenze per Antonella Viola a Borgo Valsugana e per Ivan Maffeis a Pieve Tesino. Tutti gli incontri sono disponibili sul canale YouTube della Fondazione Trentina Alcide Degasperi