L'aggressione
martedì 21 Maggio, 2024
di Davide Orsato
Colpito con un fendente al collo mentre era in fila al supermercato. Mentre stava facendo un’azione banalissima, quotidiana: pagando la spesa alle casse. C’è del tragico e dell’assurdo nell’agguato avvenuto ieri al centro commerciale di Civezzano. Il tragico: un uomo di 54 anni è ricoverato in rianimazione all’ospedale di Trento: rischia la vita per il solo fatto di essersi trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato e vicino a qualcuno decisamente «sbagliato». L’assurdo: non ci sarebbe nessuno motivo per quanto accaduto. L’accoltellamento sarebbe avvenuto completamente «a caso», per un colpo d’ira improvviso.
L’arresto
I fatti risalgono a ieri pomeriggio. Il supermercato Orvea del centro commerciale Cavalli stava lavorando a pieno ritmo. In zona casse, all’improvviso, si sente un urlo soffocato. Una persona cade a terra, sanguina: è appena stato colpito con un coltellaccio, con una lama di circa dieci centimetri. L’aggressore si dà alla fuga, ma il personale ha già allertato il 112: diverse pattuglie di carabinieri si riversano in strada da Trento e dalla Valsugana. Nel giro di un quarto d’ora l’aggressore viene rintracciato nelle vicinanze di un’altra area commerciale: quella di Ponte Regio, già in comune di Pergine. Viene bloccato da una pattuglia del nucleo radiomobile di Borgo Valsugana, poi lo prendono in consegna i carabinieri di Civezzano, compagnia di Trento, che aveva diramato l’allarme. E sono proprio i carabinieri del capoluogo a procedere con il fermo e ad avvertire la Procura. L’uomo è un quarantenne, cittadino italiano, originario della provincia di Brescia. Si trova in Trentino da poco tempo ma si era già «fatto notare»: senza fissa dimora aveva creato altri problemi, non tanto gravi da giustificare l’arresto. Dopo essere stato bloccato, i militari lo hanno ammanettato lungo la strada: la scena è stata vista da molti automobilisti di passaggio. Ora, la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria: rischia l’accusa di tentato omicidio, con l’aggravante dei futili motivi.
L’intervento delle commesse
Se è stato possibile risalire all’aggressore in tempi così rapidi lo si deve anche ai dipendenti del supermercato. Due commesse, in particolare, hanno soccorso immediatamente il ferito e hanno tentato di bloccare l’uomo con il coltello, ritardandone la fuga. Poi hanno saputo fornire informazioni preziose alle forze dell’ordine, indicando la direzione che aveva preso. Quanto al ferito, è stato portato con la massima urgenza al Santa Chiara. Ha perso molto sangue, come accade spesso, del resto, con le ferite da taglio al collo. Basta che il colpo sfiori la carotide e si rischia la tragedia.
Le indagini
I militari intervenuti sul posto hanno lavorato per ricostruire la vicenda. Nessuno tra i testimoni oculari avrebbe visto un accenno di rissa, o una discussione. Di qui l’ipotesi che non ci sia stata nessuna ragione per l’aggressione, che sia avvenuta «a caso». Allo stesso modo, però, i carabinieri stanno anche verificando che i due non si conoscessero precedentemente. Sembra difficile, visto anche i pochi legami con il Trentino dell’aggressore, ma non è escluso del tutto.
La vicenda ricorda un altro episodio avvenuto dall’altro lato della Valsugana, a Grigno, nel 2009. Nel gennaio di quell’anno, un 29enne, Luigi Del Percio, venne accoltellato a morte per motivi mai chiariti. L’agguato era avvenuto all’esterno della biblioteca civica. L’assassino, Lorenc Smoqi , è stato condannato a 22 anni di carcere e gli è stata riconosciuta la seminfermità mentale. Anche in quel caso non c’era nessun motivo apparente: i due si erano incrociati all’esterno dell’edificio pubblico. Un incontro che, per Del Percio, vicinissimo alla laurea, si è rivelato mortale.