L'intervista
domenica 26 Maggio, 2024
di Stefano Frigo
La carta d’identità dice 21 anni, tra l’altro compiuti da poco, ma la maturità di pensiero e di ragionamento è ben diversa. Quinn Ellis ha appena terminato la sua prima stagione nella massima serie con la canotta dell’Aquila Basket mettendo in evidenza un talento che ha attirato le attenzioni di diversi club di primissimo piano. «Sinceramente non ne so nulla. Ovviamente fa piacere essere accostato a determinate realtà – commenta il ragazzo di Sheffield – credo però che il mio percorso di crescita ideale debba passare ancora per Trento. Qui ho trovato un ambiente super sotto tutti i punti di vista».
Ellis, facciamo un bilancio complessivo della stagione della Dolomiti Energia
«Penso sia stata un’annata positiva. Abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati, peccato non aver passato il turno in Eurocup ma ci siamo andati davvero vicini. Giocare più di 50 partite in nove mesi non è affatto semplice e noi abbiamo pagato questo sforzo a gennaio e febbraio, ovviamente i numerosi infortuni non hanno aiutato in tal senso. In ogni caso qualificarsi alla Final Eight di Coppa Italia e ai playoff è stata una gran bella soddisfazione».
A proposito di infortuni anche lei ha dovuto pagare dazio con la frattura del quinto metatarso del piede destro subita a fine gennaio nel match esterno contro Venezia che l’ha costretta a rimanere fermo tre mesi. Come ha vissuto il lungo stop?
«Ovviamente non è stato per nulla facile soprattutto perché per me si trattava di una sorta di prima volta. Guardare da fuori i miei compagni giocare è stata durissima, era un momento topico della stagione e non aver potuto dare il mio contributo mi è pesato moltissimo. Purtroppo era impossibile accelerare ulteriormente i tempi di recupero, la situazione è apparsa subito chiara dal momento in cui sono stato sottoposto all’intervento chirurgico».
In ogni caso è riuscito ad esserci nella parte finale della stagione. Come si sente ora?
«Bene, mi sono servite un paio di partite per riprendere confidenza ma già contro Milano mi è sembrato di essere più sciolto ed esplosivo».
A livello personale che stagione è stata per lei?
«Ho alternato buone prestazioni ad altre molto meno convincenti. Me ne rendo perfettamente conto e mi dispiace non esser riuscito ad essere più continuo. Credo però sia un qualcosa di fisiologico considerando che per me è stato l’esordio nella massima serie, detto questo l’obiettivo per il futuro prossimo è quello di riuscire a garantire un determinato livello ogni volta che verrò chiamato in causa».
Lei è legato all’Aquila Basket da altri quattro anni di contratto ma ha già attirato le attenzioni di diversi altri club, Milano su tutti. Come e dove vede il suo futuro prossimo?
«Qui a Trento e lo dico con grande convinzione. A prescindere dal fatto che non mi risulta che qualcuno abbia contattato chi mi rappresenta, credo che una realtà come la Dolomiti Energia sia praticamente perfetta per me. Almeno in questo momento. Non mi piace guardare troppo in là ma ora mi trovo in una dimensione super, in un club che crede moltissimo in me, organizzato in modo impeccabile e di qualità assoluta. Perché mai dovrei cambiare? Spesso fare i passi più lunghi della gamba può risultare controproducente».
E quindi quali dovranno essere gli obiettivi dell’Aquila per la prossima stagione?
«Metterei subito la firma per riuscire a bissare i risultati che abbiamo ottenuto durante quest’annata all’interno dei confini nazionali riuscendo a toglierci più soddisfazioni a livello europeo. Indipendentemente da quella che sarà la coppa a cui prenderemo parte».