Elezioni comunali
giovedì 6 Giugno, 2024
di Denise Rocca
Diego Binelli, segretario provinciale della Lega, ribatte alle dichiarazioni di indipendenza che Gianpiero Lui ha fatto nei giorni scorsi e al dibattito pubblico organizzato dal T in Filarmonica, e lo fa ribadendo che si governa in coalizione, non c’è un solo uomo al potere. «Valdastico assolutamente no se sarò io sindaco» ha detto Lui, ribadendo in diverse occasioni la sua posizione. E sulla raccolta firme della Lega – «600 quelle arrivate», dichiarava pochi giorni fa Willy Angeli – contro la realizzazione di un centro islamico nella città della Quercia, che si è tenuta proprio durante la campagna elettorale, Gianpiero Lui si è nuovamente distaccato dalle posizioni del Carroccio: «Ogni cittadino ha il diritto di trovarsi e riunirsi – ha detto – dovranno essere fatte scelte compatibili dal privato di assolvere alle norme per un edificio nel rispetto urbanistico. Non mi riguarda il tema della Lega, che fa delle battaglie di partito. Qui il tema non c’è perché non è possibile costruire una moschea. Mi dissocio comunque dalla posizione della Lega. Niente e nessuno mi potrà comandare». Proprio su quest’ultimo punto, invece, Binelli ha qualcosa da dire: «Sulla Valdastico la posizione del centrodestra provinciale, che al netto di FdI è la compagine politica che sostiene la candidatura di Lui, è chiara. Rispettiamo la sua posizione personale, tutti ne abbiamo, ma la coalizione che appoggia Lui ha un programma di governo e sarà la coalizione che decide cosa fare nei cinque anni. Il girono dopo le elezioni se saremo chiamati a governare questa città, le posizioni della Lega su questi temi saranno quelle che sono sempre state e governeremo di conseguenza». Messaggi netti a parte, l’invito di Binelli agli elettori del Carroccio è ad andare a votare Lui domenica e il segretario è ottimista su come andrà: «Nonostante l’indicazione di voto di FdI contro Lui io credo che gli elettori poi ragionino con la loro testa – commenta Binelli la nota di Marco Zenatti, commissario locale dei meloniani che ha sostanzialmente detto ai suoi di non appoggiare Lui (il T di ieri, ndr) – e se si vuole un cambiamento rispetto alla linea Valduga rappresentata da Giulia Robol allora si deve votare Gianpiero Lui. Gli elettori di centrodestra lo hanno ben chiaro credo, al di là delle rispettabili indicazioni del commissario locale. Noi abbiamo lavorato per rimanere uniti, poi sul territorio non si è trovata la quadra ma questo non vuol dire che gli elettori di centrodestra non possano trovare in Lui il loro candidato ideale, credo che in vista di questo voto ci si riunirà per evitare che la città cada ancora in mano alla sinistra che l’ha così mal servita in questi anni nei quali sono stati al potere. Lo stesso discorso vale anche per Officina Comune: mi pare evidente che quello fosse un voto che desiderava un cambiamento, nonostante l’apparentamento deciso con la sinistra di Giulia Robol da parte della lista credo che molti dei loro elettori vorranno proseguire nella loro richiesta di cambio di passo rispetto al passato andando a votare la proposta di Lui al secondo turno».
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