politica
sabato 8 Giugno, 2024
di Denise Rocca
Tornano alle urne i roveretani e le roveretane, per un doppio appuntamento sia con le elezioni comunali che con le europee. Sono quasi 33mila gli elettori chiamati a scegliere tra Giulia Robol, sostenuta dal centrosinistra ampliato dall’apparentamento con la civica Officina Comune di Michele Dorigotti, e Gianpiero Lui, che conferma la coalizione del primo turno, centrodestra senza Fratelli d’Italia. Robol al primo turno ha raggiunto il 40,1% delle preferenze, Lui il 30,7%. Il vero spettro per tutti è quello dell’astensionismo: un magrissimo 49,3% degli aventi diritto è andato alle urne, nemmeno la metà di coloro che possono incidere concretamente su futuro governo della città. Un nuovo record in basso che, in maniera bipartisan, ha deluso e impaurito tutte le forze in campo. Il primo auspicio, davvero di tutti, è che la percentuale dei votanti salga, aiutata anche dalle dieci ore extra nelle quali si può votare in questo fine settimana elettorale.
Le regole del voto
Si vota a partire da oggi pomeriggio alle 15, fino alle 23. E domani dalle 7 alle 23. Sono ammessi ad esprimere il proprio voto i cittadini italiani maggiorenni, iscritti nelle liste elettorali del comune, e i cittadini di uno stato membro dell’Unione europea residenti nel comune e che abbiano presentato domanda di iscrizione. Lo spoglio dei voti sarà lunedì, nel pomeriggio dopo quello delle europee.
Gli scenari possibili
Con le preferenze congelate dal primo turno, le analisi e la curiosità della vigilia si concentrano sui diversi “consigli” che uscirebbero a seconda della vittoria di uno o l’altra dei contendenti. Un po’ di fantapolitica si può già fare, guardando a variabili che raccontano lo spirito e l’animo delle diverse coalizioni e dei loro votanti come l’attenzione alla parità di genere e agli amministratori al primo incarico.
Se a Palazzo Pretorio ci sarà Gianpiero Lui il consiglio comunale accoglierà 6 donne: 2 in maggioranza, ovvero Patrizia Filagrana della lista Lui Sindaco e Lucia Michelon del Patt, e 4 nei banchi della minoranza. I volti nuovi del consiglio sarebbero 17. Nel caso in cui, invece, vincesse il centrosinistra di Giulia Robol la componente femminile salirebbe ad 11, con la particolarità di sedere tutte in maggioranza, perché in questo caso l’opposizione di centrodestra non avrebbe nemmeno una quota rosa fra le sue file. Le 11 donne di maggioranza sarebbero, oltre a Robol, Arianna Miorandi, Micol Cossali, Stefania Bresciani, Miriam Francesconi e Giulia Mirandola del Pd; Annalisa Gelmini di Campobase; Francesca Martinelli di Alleanza Verdi e Sinistra; Silvia Valduga, Irene Matassoni, Fabiola Pozza di Officina Comune. I volti nuovi del consiglio si fermerebbero a 15 in questo secondo scenario. Sicuri di essere in consiglio, qualunque schieramento prevalga, sono: Giulia Robol, Gianpiero Lui, Arianna Miorandi, Micol Cossali, Carlo Fait, Claudio Cemin, Ruggero Pozzer, Michele Dorigotti, Silvia Valduga, Tommaso Vaccari, Andrea Zambelli, Fation Mullici, Ivo Chiesa, Domenico Catalano, Viliam Angeli, Carlo Plotegher, Paolo Piccinni e Marco Zenatti.
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