La situazione
giovedì 13 Giugno, 2024
di Ottilia Morandelli
Continua a rimanere alta l’attenzione sulla residenza Fersina di via al Desert. Meno di una settimana dopo la lite fra due marocchini finita con una coltellata alla gola, quattro persone sono state allontanate e altre due condotte in un centro di permanenza per rimpatri nel sud Italia. Questo è quanto è successo alle prime luci dell’alba lo scorso martedì, quando le forze dell’ordine di Trento sono entrate per dei controlli nella struttura. Sul posto il reparto mobile, la squadra mobile, le volanti, l’ufficio immigrazione, i funzionari del Commissariato del governo, che sono entrati nella residenza per l’ispezione amministrativa. Dopo i fatti della scorsa settimana, quando per futili motivi uno dei litiganti nella rissa ha rischiato la vita per una ferita di venti centimetri alla base del collo, sono emerse parecchie ombre sulla struttura, che risulta essere abitata da cittadini irregolari, senza permesso per rimanere nella al suo interno. Ma anche un reale problema di violenza e spaccio di psicofarmaci, aggravato da liti e disordini continui. Anche i quattro stranieri allontanati martedì non avevano alcun permesso per risiedervi. Nel frattempo, gli altri due espulsi dalla Fersina sono in attesa della risposta da parte della commissione territoriale per avere il permesso di soggiorno. In mattinata sono stati portati in questura, da dove sono stati condotti in un centro per rimpatri al sud. Si tratta di due cittadini stranieri con alle spalle alcuni precedenti penali, responsabili inoltre di alcuni episodi di violenza, anche all’interno della stessa struttura di accoglienza. Da queste ultime espulsioni emerge ancora una volta un reale problema di mancanza di controllo. Spesso infatti nel centro di accoglienza di via al Desert tentano di entrare persone che non hanno il titolo per farlo. Un intervento che si inserisce in altre operazioni di controllo svolte negli scorsi giorni, come gli accertamenti su 78 persone, di cui 18 con precedenti di polizia, e di tre esercizi commerciali, in centro storico, nella zona di piazza della Portela, via Pozzo, via Roma, piazza Santa Maria e piazza Leonardo Da Vinci. Dopo l’accoltellamento della scorsa settimana non sono mancate le polemiche, e le richieste da parte degli stessi abitanti della struttura, sia immigrati che operatori, di aumentare i controlli nella residenza e di cercare di mantenere l’ordine, allontanando i violenti. Forse questa volta le loro istanze verranno ascoltate.