caos a montecitorio

giovedì 13 Giugno, 2024

Dopo la rissa alla Camera le opposizioni sono sul piede di guerra: «Martedì in piazza a Roma»

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Pd, M5s, Avs e Più Europa: «Difenderemo il tricolore e l'unità del Paese»

Non si placa la polemica dopo la rissa avvenuta ieri alla Camera e che è finita con il deputato pentastellato Leonardo Donno a terra e portato fuori in carrozzina dopo essere stato assalito dai colleghi a suon di pugni e spintoni.

Ad accendere la miccia il tentativo del deputato di M5s di consegnare la bandiera tricolore al ministro Calderoli durante la discussione a Montecitorio del ddl Autonomia differenziata.

A commentare l’accaduto, il leader del M5S Giuseppe Conte che annuncia una manifestazione a Roma: «Se il vostro problema cari parlamentari di maggioranza è il tricolore e difendere l’unità del paese, ebbene noi rilanciamo e scenderemo con i tricolori in piazza. Martedì prossimo, 18 Giugno, a Roma in piazza Santi Apostoli, ci ritroveremo con le altre forze di opposizione per rimarcare il nostro no al premierato»

Mentre la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato di vera e propria «aggressione» e ha aggiunto: Faremo un’opposizione durissima perché quello che e successo non può passare sotto silenzio».

Intanto l’Ufficio di presidenza della Camera presieduto da Lorenzo Fontana sta visionando i filmati relativi alla rissa in Aula. I componenti dell’udp insieme ai questori ascolteranno le persone coinvolte tra cui  Leonardo Donno (M5S), Igor Iezzi, Stefano Candiani e Domenico Furgiuele (Lega), Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano (FdI) , Arturo Scotto, Andrea Gnassi, Claudio Michele Stefanazzi, Enzo Amendola e Nicola Stumpo (Pd).