Bambini
mercoledì 7 Dicembre, 2022
di Carlo Martinelli
Ha radici nel nord dell’Europa un calendario che, negli anni, anche più a sud ha conosciuto fortuna. Il calendario dell’Avvento infatti fu inventato da Gerhard Lang, un editore protestante, originario di Maulbronn, in Germania. Correva l’anno 1908 e al tempo c’era l’usanza di aspettare la festa della nascita di Gesù facendo 24 piccoli pacchettini da scartare, uno al giorno, dal primo dicembre al giorno di Natale. Ma Lang fece qualcosa in più: preparò un calendario con un disegno per ogni giorno. L’anno seguente introdusse il dettaglio delle finestrelle, dal cui interno spuntavano angeli o piccoli Gesù Bambino da ritagliare o assemblare. Successivamente arrivarono dolci e cioccolatini.
Dopo aver conquistato i Paesi protestanti il calendario prese piede in quelli cattolici. Ma nel tempo quelle finestrelle attirarono attenzioni assai diverse. Così negli anni anche i regimi totalitari sfruttarono i calendari dell’Avvento: durante il nazismo, dietro ogni finestra c’era un simbolo della «grande Germania», mentre nella Germania dell’Est, durante la Guerra Fredda, al posto degli angeli spuntavano le sonde sovietiche, come lo Sputnik, o i cosmonauti come Jurij Gagarin. Non basta: abbiamo visto calendari con finestrelle che nascondono, oltre agli immancabili dolciumi, anche alcolici di vario tipo, gioielli, profumi, cibo, persino (è successo in Canada) marijuana. D’altronde della mercificazione del Natale non è certo da oggi che si discute.
Per questo fa piacere segnalare un calendario dell’Avvento assai particolare. È dedicato a bambini e bambine a partire dai tre anni e si intitola Una storia al giorno. La proposta è delle edizioni Usborne, la cui casa madre è inglese e che, dopo il successo del 2021 nei Paesi anglosassoni, ha realizzato ora l’edizione italiana. Il formato grande è quello di un calendario, 30,7 x 42 cm, il costo è di 29,90 euro e la particolarità sta, appunto, nella «sorpresa» nascosta dietro ognuna delle 24 finestrelle. Perché, udite udite, niente cioccolatini, niente giochini di plastica, niente di elettronico. Nelle 24 finestrelle che accompagnano l’attesa della vigilia di Natale ci sono 24 libri in piccolo formato, ognuno di 24 pagine: una piccola e preziosa biblioteca da custodire nel tempo. E, intanto, una storia da leggere giorno dopo giorno.
Per i curiosi — e chi ha a che fare con il piacere unico della lettura non può che essere curioso — ecco i 24 titoli contenuti nelle caselle del Calendario. Il mago di Oz, La lampada di Aladino, Pulcino spaurino, Cenerentola, Riccioli d’oro, Jack e il fagiolo magico, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Biancaneve e i sette nani, La cicala e la formica, Il dinosauro che aveva perso il ruggito, Gli elfi e il calzolaio, L’usignolo e
l’imperatore, I vestiti nuovi dell’imperatore, Il principe ranocchio, L’omino di pan di zenzero, Il libro della giungla, La gallinella rossa, La nascita di Gesù, Lo schiaccianoci, La notte di Natale, I tre porcellini, I dodici giorni di Natale, La principessa sul pisello.
Sempre dal Nord Europa viene poi un delizioso albo illustrato per bambini e bambine a partire da 3 anni. Lo pubblica Iperborea, raffinata casa editrice tutta dedicata alle letterature dei paesi nordici. La danza del topino della foresta della finlandese Pirkko-Liisa Surojegin è pubblicato (32 pagine, euro 15,50) nella collana «I miniborei» dedicata appunto ai più piccoli. Eccoci dunque tra gli animali della foresta, in una vivace atmosfera fiabesca, per raccontare come anche un topino che si sente inutile possa rivelare talenti inaspettati. Una storia di delicata semplicità poetica e illustrazioni evocative e divertenti nel ritrarre la vita degli animali. Un libro che incoraggia tutti i topini danzerini a credere in loro stessi.