Ambiente

domenica 23 Giugno, 2024

Sostenibilità in Trentino, 27 Comuni certificati Emas

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Lo strumento europeo consente a enti, aziende e organizzazioni di attestare la propria gestione ambientale. In Trentino vi aderiscono anche 16 imprese

Anche il Comune di Pieve di Bono-Prezzo ha aderito alla certificazione Emas, acronimo inglese di schema di audit ed eco-gestione (eco-management and audit scheme), il sistema previsto dall’Unione europea che permette a enti e organizzazioni di certificare la propria gestione ambientale nel rispetto delle normative e a favore della progressiva riduzione del proprio impatto sull’ambiente. Con la recente adesione di Pieve di Bono-Prezzo, in Trentino si contano oggi in totale 27 Comuni certificati, oltre a due Comunità di valle (Val di Non e Giudicarie), 16 aziende, tre cooperative sociali, una scuola e la Federazione trentina della cooperazione.
La certificazione si pone in continuità con altre iniziative che il Comune di Pieve di Bono-Prezzo ha adottato negli ultimi anni per migliorare la propria gestione ambientale, l’efficienza energetica e la promozione di buone pratiche ecologiche sul territorio. L’ente ha lavorato per esempio sul fronte dell’efficientamento energetico pubblico per ridurre i consumi e l’inquinamento luminoso spendendo in totale 1,38 milioni di euro per la sostituzione dei cosiddetti corpi illuminanti (l’ultima frazione interessata dai lavori è stata Creto nel 2023). Riqualificati dal punto di vista energetico anche la palestra (dotata ora di un impianto fotovoltaico sul tetto) e l’auditorium. Negli anni scorsi la costruzione del centro di aggregazione giovanile e la ristrutturazione della scuola elementare sono avvenute entrambe secondo criteri di risparmio e riqualificazione energetica. Oggi il Comune produce energia da fonti rinnovabili grazie a due centraline idroelettriche, tre impianti fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici comunali e un impianto fotovoltaico a terra, grazie ai quali anche nel 2023 l’energia prodotta da fonti rinnovabili proprie è stata superiore a quella consumata. Ci sono stati poi l’allacciamento degli immobili comunali alla rete di teleriscaldamento e l’installazione della ricarica elettrica per veicoli già nel 2021. Sul fronte della protezione dell’ambiente, il Comune ha scelto di valorizzare le riserve naturali e tutelare la biodiversità attraverso percorsi a tema come la Via delle malghe o la Via del fiume, percorsi ciclabili, a piedi e in mountain bike. Infine si è lavorato sulla gestione del ciclo idrico per evitare perdite nella distribuzione dell’acqua potabile. Su questo fronte, il Comune riceverà dal Pnrr 3.647.604,64 euro da spendere entro il 2026.
Nelle Giudicarie, l’iniziativa Emas ha coinvolto tutti i Comuni della Valle del Chiese in collaborazione con il Consorzio del Bim del Chiese, in continuità con la certificazione ambientale Iso 14001, progetto partito nel 2008. Il Comune di Pieve di Bono-Prezzo, inoltre, dal 2017 porta avanti il Patto dei sindaci per il clima e l’energia nell’ambito del Piano per l’energia sostenibile e il clima. Un piano per una strategia collettiva dei Comuni della Valle del Chiese che vuole ridurre le emissioni di anidride carbonica sul territorio sperimentando nuove strategie di sviluppo sostenibile. In più dal 2013, il Comune di Pieve di Bono-Prezzo fa parte del Piano della mobilità di valle in cui, assieme a Provincia, Comunità delle Giudicarie e i Bim del Chiese e del Sarca, punta alla realizzazione di una vasta rete ciclo-pedonale. Tutto questo si pone in continuità anche con il Prg, l’atto di pianificazione territoriale con il quale i Comuni gestiscono le risorse del proprio territorio che riguardano l’approvvigionamento idrico delle utenze, il controllo della rete fognaria, la gestione dei rifiuti urbani e dei Crm, in collaborazione con la Comunità delle Giudicarie che provvede alla raccolta, al trasporto, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti (che lo scorso anno ha visto l’87,75% di raccolta differenziata), la gestione delle risorse energetiche (375.813 chilowattora nel 2023), la gestione delle emergenze e del patrimonio forestale coordinata dal servizio di custodia forestale e le Asuc delle frazioni del Comune.
Oltre a migliorare le prestazioni ambientali, i Comuni certificati Emas sono tenuti a rendere pubblico annualmente attraverso la dichiarazione ambientale Emas tutto ciò che è stato fatto per migliorare e gestire l’ambiente circostante. La certificazione vuole migliorare anche la qualità di vita degli abitanti, tutelare il territorio e permettere di usufruire delle proprie risorse in maniera più coscienziosa evitando consumi e sprechi. Essa viene concessa ai Comuni previa analisi del contesto, del rapporto ambientale e delle capacità di ottenere determinati risultati, considerando i rapporti con gli enti del territorio, le condizioni ambientali, la legislazione applicabile, l’uso del suolo, la qualità dell’aria e dell’acqua, l’inquinamento, la disponibilità delle risorse naturali e la biodiversità del luogo.