Il vertice

mercoledì 26 Giugno, 2024

Spray anti-orso, Fugatti a Roma per chiedere di liberalizzare le bombolette

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Il presidente della Provincia ha incontrato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin

La Provincia in pressing su Roma sulla gestione degli orsi in Trentino. Ieri il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha incontrato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per chiedere, in particolare, di liberalizzare l’uso dello spray antiorso che è, al momento, considerato al pari di un’arma e quindi non può essere liberamente acquistato. Ad accompagnare il governatore trentino anche il direttore generale della Provincia Raffaele Decol.
Il presidente Fugatti ha portato all’attenzione del responsabile del ministero all’ambiente i recenti casi di avvistamenti in Val di Sole, fra cui quello dell’orso ripreso in pieno centro a Malé ed ha riproposto il tema dell’utilizzo dello spray anti orso, oggi concesso solo ai forestali.
«Con il ministro Pichetto Fratin – ha commentato Fugatti al termine dell’incontro – abbiamo parlato della possibilità di ampliare l’utilizzo dello spray anti-orso non solo, come è adesso, al corpo forestale, ma anche a tutti i corpi della Protezione Civile e delle Forze dell’ordine. Noi vorremmo oggettivamente anche fare di più, aprendo questa possibilità a tutta la cittadinanza, ma sappiamo che dalla legge italiana considera lo spray un’arma. Sarà necessario pertanto affrontare dobbiamo questo percorso per gradi».
Temi, in altre parole, che coinvolgono più livelli istituzionali. «Ora – conferma Fugatti – si dovrà discutere anche con il ministero dell’Interno, come abbiamo già fatto nei mesi scorsi. Non partiamo ora, insomma, ma possiamo dire di aver notato una giusta sensibilità da parte del ministro».
Il presidente Fugatti ha fatto presente che «c’è un numero sicuramente maggiore di orsi rispetto a quanto preventivato; un numero ritenuto eccessivo che crea forte preoccupazione. Gli ultimi casi di Caldes e Malè, con la presenza dell’orso in mezzo al paese hanno, comprensibilmente e giustamente, fatto ulteriormente salire il livello di paura da parte della popolazione che adesso è esasperata. Quindi le istituzioni, la Provincia in primis, devono cercare di mettere in atto le azioni che servono fare per dare sicurezza ai cittadini: è un percorso difficile, perché fuori dal Trentino la cosa non è compresa. Però passi avanti ne sono stati fatti negli ultimi mesi, con il governo in carica, e crediamo che sia un percorso con il quale riusciremo ad affrontare questa problematica».
La questione dello spray, in effetti, è stata sollevata dai cittadini delle zone con un’alta presenza di orsi, ma anche dai sindaci. Si chiede la possibilità per i singoli di potersi difendere in qualche modo in caso di onctro con un plantigrado. In vaste aree della val di Sole ormai le persone non vanno più nei boschi, non vanno a funghi e hanno paura a entrare in zone disabitate. Il timore di un incontro con un orso è forte. Per questo il tema dello spray antiorso che viene visto come un presidio di tutela della popolazione.