Il caso

mercoledì 26 Giugno, 2024

Arco, l’allarme della polizia locale: «Manca personale, non riusciamo a garantire i servizi»

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Duro attacco del comandante Paoli in Consiglio

Il personale in capo al corpo di Polizia Locale è insufficiente. Lo ha confermato l’altra sera per l’ennesima volta il comandante Filippo Paoli, chiamato in consiglio comunale ad Arco a presenziare al dibattito relativo all’approvazione della nuova convenzione quinquennale per la gestione associata intercomunale del servizio. Ad una specifica domanda della consigliera Arianna Fiorio, Paoli ha ammesso che «oggi come oggi siamo sottodimensionati: il comparto turistico di questo territorio è andato sempre in crescendo, per contro la Polizia locale non è stata al passo coi tempi, poiché le previsioni di assunzione avrebbero dovuto prevedere un aumento della dotazione organica. Il piano provinciale prevedeva nel 2002 64 operatori». Oggi sono 49, con la possibilità di portarli a 60 durante il quinquennio in cui sarà valida la convenzione approvata da tutti i comuni altogardesani. «Ad oggi – ha precisato Paoli – le risorse finanziarie non sono ancora state destinate, ma è un impegno che le amministrazioni si sono prese. Il nostro corpo è quello che attualmente percepisce la quota più bassa del fondo che la Provincia ripartisce ai vari corpi di polizia locale. Le nuove assunzioni sono fondamentali per poter avere un servizio non più emergenziale, ma ordinario, come si merita un territorio come questo. In questo modo potremmo fidelizzare gli operatori con il territorio, in modo che possano avere quell’approccio di cui i cittadini necessitano». La mancanza di personale è strettamente legata al fatto che il numero dei controlli legati alla correttezza dell’applicazione delle norme relative agli affitti turistici risulta inferiore a quanto dovrebbe: «Abbiamo sette uffici di specialità – ha detto Paoli – che ci danno la possibilità di avere un livello di professionalità particolarmente elevato. Il tema della cosiddetta polizia turistica è stato affrontato, ma ora è un servizio incardinato all’interno del servizio commercio. Con i numeri che abbiamo, non riusciamo però a riservare personale fisso che si dedichi solo a quella attività». Altro problema, tirato in ballo dal consigliere Ugo Perini, è quello della sede: «Certo – ha risposto il comandante Paoli – quello della sede è un tema di cui bisognerà tenere conto in futuro. La questione è stata portata all’attenzione della conferenza dei sindaci che stanno valutando la soluzione migliore», soprattutto in considerazione del fatto che nel giro del prossimo quinquennio l’organico dovrebbe aumentare di una decina di unità, tutte da ospitare all’interno della struttura dedicata. Ultima questione quella dell’inquinamento sonoro: a sorpresa, il comandante Paoli ha confermato che Arco è il centro del territorio in cui viene richiesto il maggior numero di interventi per sanzionare il superamento dei limiti a causa della musica riprodotta nei locali pubblici: «È il comune che ci dà più problemi da questo punto di vista: noi quest’anno siamo partiti con un progetto speciale che va ad aumentare le presenze serali e notturne di personale in modo da avere un maggiore controllo del territorio».