Amministrazione
venerdì 28 Giugno, 2024
di Leonardo Omezzolli
Qualche scricchiolio indigesto all’interno della maggioranza per le nomine assessorili c’è, ma è stato opportunamente contenuto per il bene della collaborazione di tutte le realtà politiche, ossia quel nuovo mantra che la sindaca Giulia Robol ha dato come indicazione generale per la gestione dell’amministrazione dei prossimi sei anni. Non del tutto soddisfatti in Campobase che chiederanno quale risarcimento di fedeltà, almeno secondo le voci più insistenti, nonché secondo l’ex avversario Gianpiero Lui, la presidenza del Consiglio comunale per il consigliere Claudio Cemin (Campobase). Storcono il naso le associazioni sportive che chiedevano a gran voce l’assessorato allo sport per Ruggero Pozzer. Ma i rumors più intensi vengono dal mondo industriale e artigianale allarmate dall’assenza di deleghe specifiche per i loro mondi imprenditoriali. La città manifatturiera per eccellenza del Trentino non ha più una delega dedicata a questi due settori soppiantata da un più generico «sviluppo di iniziative per l’occupazione e il lavoro» che resta in capo a Robol. «All’indomani dell’annuncio della composizione della nuova giunta non posso non rilevare come questa sia l’amministrazione comunale più a sinistra della storia di Rovereto. Ben quattro rappresentanti del Pd sugli otto componenti, ai quali si aggiungono i due di Officina Comune, loro stessi facenti parte dell’area progressista, e l’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra. Dell’area moderata, civica e di centro è rimasto un solo componente, Andrea Miniucchi. Una scelta chiara – insiste Lui – che estromette dall’esecutivo due delle liste che avevano fedelmente sposato fin dalla prima ora il progetto, cioè i Civici per l’Autonomia dell’ex segretario del Patt cittadino Davide Gamberoni, che ha ricevuto una delega a decentramento e Circoscrizioni, e “Rovereto Libera” dell’ex assessore Mario Bortot. Dopo aver perso ben due consiglieri su cinque a causa dell’apparentamento con Officina Comune in vista del ballottaggio, ora Campobase si trova ad avere un solo assessore in Giunta, seppur con i gradi di vicesindaco, e la carica di presidente del Consiglio comunale che sarà assegnata a Claudio Cemin nella seduta di martedì prossimo, rompendo una lunga consuetudine che, fino al 2020, aveva visto questa carica di garanzia assegnata ad un esponente delle minoranze. Proprio per questo abbiamo presentato congiuntamente il nome di Paolo Piccinni che non è stato votato dalla loro compagine».
comunali
di Redazione
Nuova legge regionale: limite dei due mandati per i sindaci di Arco e Pergine, che non potranno più ricandidarsi alle comunali del 2025. Zampiccoli, Andreasi e Ioppi tra i possibili nomi per il dopo Betta. Emer: «Autonomisti si sono adeguati alla legge nazionale»
Elezioni
di Johnny Gretter
Insieme ai partiti provinciali entreranno nel progetto anche «Prospettiva Futura», che dal 2015 sostiene il sindaco Oss Emer, e il gruppo di Sergio Paoli, ex assessore della maggioranza