Il censimento
martedì 2 Luglio, 2024
di Massimo Furlani
Sedicimila piante in città, oltre cinquemila tonnellate di CO2 rimosse e duecento di ossigeno prodotte. Sono alcuni dei dati riguardanti il numero e l’impatto degli alberi presenti a Trento che sono stati pubblicati ieri dal Comune: «Il bilancio fra alberi tagliati e piantumati viene presentato ogni anno ed è parte integrante del bilancio arboreo che verrà pubblicato a fine mandato – spiega Giovanna Ulrici, capoufficio del servizio comunale Gestione strade e parchi – I dati nell’ultimo triennio sono sempre stati positivi, e anche per questa prima metà del 2024 siamo di fronte a numeri consistenti, anche grazie all’importante sostegno dato dai fondi ministeriali di adattamento climatico. Da gennaio abbiamo piantato 293 nuovi alberi appartenenti a 48 specie e 96 varietà diverse. In particolare 78 piante sono state messe a dimora nei giardini storici di piazza Dante e giardino Garbari per arricchire e preservare la continuità della collezione botanica lì presente, parliamo di alberi anche non facili da trovare. Le restanti 215 sono state messe negli altri parchi cittadini, dietro questo intervento c’è anche il lavoro di colleghi e tirocinanti per individuare le giuste specie da piantare».
I numeri sono stati misurati grazie al censimento arboreo, progetto che il Comune ha realizzato per rispettare l’obbligo normativo di schedare e mappare i diversi alberi piantati sul territorio cittadino: «Siamo partiti dal censimento, secondo il quale in città ci sono poco più di sedicimila alberi – dice Francesca Alba dell’ufficio parchi e giardini – Da qui, attraverso un software chiamato I Tree, è stata effettuata un’analisi per capire quanto carbonio e quanti fattori inquinanti questi alberi siano in grado di trattenere. In media, possiamo dire che ognuno di loro è capace di trattenere 75 tonnellate di carbonio all’anno, un numero che aumenta man mano che crescono le dimensioni dell’albero, per un totale momentaneo di circa 5450 tonnellate di carbonio stoccato annuo. Per quanto riguarda invece la quantità di pioggia che i nostri alberi riescono a trattenere per rallentare il fenomeno di “ruscellamento” durante le precipitazioni è di cinquemila metri cubi di acqua all’anno. Questo è un dato importante per contenere al minimo il rischio di alluvioni». È in corso inoltre una sperimentazione per far sì che queste quantità aumentino ulteriormente: «In collaborazione con altre città italiane, abbiamo creato tramite intelligenza artificiale i gemelli digitali di 711 alberi, ricreandone una fotocopia in 3D – prosegue Alba – Questo permette di valutare lo stato di salute e calcolare nella maniera più dettagliata possibile i parametri ecosistemici favorevoli alla loro crescita, per aumentare le quantità di carbonio stoccato». Sempre grazie ai fondi ministeriali, il Comune in collaborazione con la società Talking nat e il professor Nicola La Porta della Fondazione Edmund Mach ha realizzato un podcast di sette puntate per conoscere alcune delle specie presenti in città. Soddisfazione per i dati comunicati da parte dell’Amministrazione: «Sappiamo come le piante abbiano un ruolo fondamentale sia per l’adattamento che per la mitigazione dei cambiamenti climatici – commenta l’assessore comunale Giulia Casonato – Sono tante le azioni che come Comune facciamo su questo fronte, è importante conoscere questi numeri e il loro impatto sulla città in cui viviamo». Dello stesso parere anche il primo cittadino Franco Ianeselli: «È la nostra risposta alla ricorrente polemica dei troppi alberi tagliati – dice il sindaco – Abbiamo un saldo positivo e un atteggiamento di responsabilità da parte di chi si cura di questo aspetto, l’invito è quello di fidarsi degli strumenti che come Comune abbiamo per monitorare questa situazione».
Ricerche
di Redazione
Riprese le attività con il miglioramento delle condizioni meteo: sul posto Soccorso Alpino e Speleologico Trentino e Guardia di Finanza, supportati dal nucleo elicotteri del corpo permanente dei vigili del fuoco