le indagini

sabato 6 Luglio, 2024

Trascinata dalla teleferica, indagato il manovratore: «Partito senza preavviso»

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La cabina viene manovrata da un operatore che si trova a circa 400 metri di distanza. Forse non ha notato che la vittima, Margherita Lega era ancora nelle vicinanze

Un indagato: l’uomo che ha azionato la leva della teleferica che ha trascinato Margherita Lega, 41 anni, nel vuoto. E, naturalmente, un’indagine che partirà da un riscontro tecnico: quello di un consulente specializzato in impianti a fune. Lo ha stabilito il pubblico ministero di Verbania, Nicola Mezzani, titolare del fascicolo relativo all’assurdo incidente accaduto nella tarda mattinata di giovedì, nel comune di Calasca – Castiglione, in una valle non lontana da Domodossola. La nomina del perito è attesa all’inizio della prossima settimana: si cercherà di stabilire i dettagli relativi all’autorizzazione (che risulta in regola, come ha affermato la sindaca Silvia Tipaldi), ma anche l’iter di realizzazione dell’impianto e come doveva essere utilizzato.
Si tenta di fare luce, insomma, su episodio che ha contorni tanto tragici quanto surreali.
Una prima indicazione di quanto potrebbe essere successo è arrivata dal marito della vittima, Rocco Meloni, come lei residente a Fiavè assieme ai due piccoli figli di 5 e 7 anni. Ascoltato dai carabinieri, avrebbe confermato come la donna sia rimasta impigliata con i vestiti nei meccanismi della teleferica. E questo perché sarebbe stata ancora intenta a caricare i bagagli quando la cabina è partita. Potrebbe essere proprio quest’ultimo il nodo da sciogliere: perché è stato attivato il meccanismo, se la donna si trovava ancora nelle vicinanze?
La risposta, da confermare, potrebbe arrivare dal sistema stesso con cui è stata regolato l’impianto. Quest’ultimo, infatti, viene azionato da un operatore che si trova a circa 400 metri di distanza e che non può vedere chiaramente le condizioni vicino all’impianto. Serve, dunque una comunicazione con un altro operatore. Come se non bastasse, ci sarebbe stato anche uno scambio di ruoli, tra gli addetti alla teleferica, all’ultimo momento.
A quel punto è bastato un attimo: la donna si è trovata immediatamente sospesa su una gola a cento metri d’altezza, ha perso il contatto con la cabina ed è precipitata.
Margherita Lega, originaria della provincia di Piacenza, biologa, insegnante stava vivendo un anno sabbatico assieme all’amato Rocco e ai figli. Alla ricerca di esperienze autentiche. Quella in Piemonte doveva essere tra queste. Caricati i bagagli, infatti, avrebbero dovuto raggiungere sull’Alpe Drocala, un piccolo borgo montano vietatissimo alle auto una «comunità rigenerativa». Un gruppo che si propone di vivere in piena sostenibilità, a «zero emissioni», seguendo uno stile di vita rigoroso e in armonia con la natura. Era il sogno che avevano già ricercato con altri progetti precedenti, tra cui la «Scuola nel bosco». Un sogno che si è bruscamente interrotto. Ieri il compagno e i figli sono ritornati in Trentino, aspettando di poter dare l’ultimo saluto a Margherita.