Carnivori

venerdì 12 Luglio, 2024

La procura: uccisi gli orsi Mj5 e F36. Animalisti sul piede di guerra: «Condannare esecutori e mandanti»

di

Un documento della procura avalla l'idea del bracconaggio. Immediata la reazione della Lav

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia, resa nota nelle ultime  ore, che Mj5, l’orso che a marzo 2023 era entrato in contatto con un uomo in Val di Rabbi e il cui cadavere è stato rinvenuto a ottobre scorso, è stato «Verosimilmente ucciso da un’arma da fuoco», mentre anche l’orsa F36 – che a luglio 2023 aveva seguito due escursionisti e della quale due mesi dopo era rinvenuto il cadavere – sarebbe morta per conto di terzi. Quindi, verosimilmente, entrambi gli esemplari sarebbero stati uccisi da mano umana.  La Lav (Lega antivisezione), interviene con un durissimo comunicato: «I due orsi sono vittime del clima d’odio creato dall’Amministrazione provinciale nei loro confronti – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici – invece di diffondere le corrette informazioni per garantire la sicurezza di cittadini e orsi, il Presidente della Provincia di Trento ha sempre usato gli animali a scopo politico-elettorale, fomentando le peggiori reazioni».

Alla luce di queste informazioni, spiegano dall’associazione, la Lav procederà con i suoi legali per inserirsi nei relativi procedimenti penali e assicurarsi che «ogni responsabilità sia adeguatamente vagliata e garantita giustizia a questi animali. Uccidere gli orsi è un atto vile e barbaro, oltre che illegale – conclude Vitturi – non potremo restituire la vita ai due animali, ma con la nostra denuncia vogliamo che i responsabili paghino, sia gli esecutori dei due orsicidi, sia i mandanti che hanno contribuito a creare il clima nel quale sono maturati i due efferati crimini».

La conferma dell’uccisione intenzionale per i due esemplari giunge indirettamente, all’interno dei documenti legati all’archiviazione del procedimento per omicidio colposo nei confronti del presidente della Provincia Fugatti e del sindaco di Caldes Antonio Maini per le presunte responsabilità sulla vicenda della morte di Andrea Papi avvenuta il 5 aprile 2023.