la storia
sabato 13 Luglio, 2024
di Daniele Benfanti
Un ladro gentiluomo, semplicemente pentito, o, piuttosto, preoccupato per le conseguenze penali? Il responsabile del furto di un tablet e di un computer l’altra notte al centralissimo bar Alba di Pergine ha restituito la refurtiva. Riportandola, la notte tra giovedì e ieri, davanti alla porta d’ingresso dell’esercizio commerciale di piazza Gavazzi. Con grande sorpresa, il figlio della titolare, alle 7.30, all’apertura di ieri, ha fatto la piacevole sorpresa: «In una borsa di plastica abbiamo trovato entrambi i nostri device elettronici». La signora Antonella Dalsass è convinta che l’appello lanciato sui social che invitava a restituire il maltolto sia stato raccolto dal ladro. Dai ladri, per meglio dire, visto che le telecamere di sorveglianza hanno immortalato un individuo a volto scoperto frugare all’interno del bar e un complice fare «da palo» all’esterno. I due sono stati favoriti, martedì scorso all’una di notte, da un’imposta chiusa male e sono riusciti a penetrare nel locale. Pochi spicci in cassa, hanno rubato una chiave, il tablet che serviva ai proprietari a diffondere musica nel bar e il computer utilizzato per la contabilità e le email. «Mio figlio ha subito bloccato a distanza l’utilizzo di entrambi gli strumenti elettronici» spiega Antonella Dalsass, e forse questo ha indotto i due ladri a restituire un tablet e un computer inservibili a chi magari non è esperto nello sbloccarli. «Non ce l’aspettavamo proprio, questo gesto è stata una vera sorpresa» sospira ancora la titolare, ma nella voce resta un velo di malinconia. Il lieto fine è un piccolo balsamo, per mamma e figlio, che a dicembre chiuderanno. Hanno deciso, non ci saranno ripensamenti: «Coi lavori alla piazza gli affari sono crollati di più di un terzo. L’affitto pesa. Apriamo dalle 7.30 alle 14 e dalle 17 alle 21.30 per limitare i costi». La signora Dalsass ha già iniziato un altro lavoro e nel bar rimane prevalentemente suo figlio. «Dispiace che un furto così possa avvenire in pieno centro, nonostante gli impianti di videosorveglianza». I titolari del bar sono stati invitati dai carabinieri nella locale stazione dell’Arma, dove hanno ritirato la denuncia-querela. Ora il reato, in base alla legge Cartabia, non è più procedibile d’ufficio. Insomma, un lieto fine per tutti e una storia edificante che fa notizia, nonostante l’inequivocabilità del furto commesso martedì notte.