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martedì 16 Luglio, 2024
di Redazione
A poche ore dall’attacco di un orso in Trentino ai danni di un turista francese di 43 anni si infiamma la polemica e riaccende il dibattito sulla convivenza con questi animali. Il 43enne è stato attaccato da un orso in località Naroncolo, nel Comune di Dro. L’uomo è stato soccorso rapidamente e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, riportando ferite agli arti ma senza essere in pericolo di vita. «Questo nuovo incidente, evidenzia ancora una volta il problema della presenza sempre più numerosa e frequente degli orsi vicino ai centri abitati – afferma il consigliere Claudio Cia – Non è accettabile che residenti o turisti debbano vivere con il timore di incontrare un orso durante una semplice passeggiata. Ho ribadito più volte che il vero problema è l’idea di “convivenza” con l’orso, che alcuni vorrebbero imporci. Personalmente, non credo sia possibile né corretto cercare di “convivere” con questi animali selvatici che, una volta persa la naturale diffidenza verso l’uomo, rappresentano un pericolo per sé stessi e per la comunità». Secondo il consigliere, le varie proposte che girano non sono sufficienti. «Chi parla di cassonetti anti-orso come soluzione al sovrannumero di orsi in Trentino ignora il fatto che, anche con le migliori misure preventive, la presenza sempre più numerosa di orsi vicino alle nostre case non è sostenibile – prosegue Cia – I valligiani sono esasperati, come dimostrano i cartelli in Val di Sole con una tracciata sull’immagine dell’orso: un chiaro segnale che la pazienza è finita». E, infine, l’appello: «Invito tutti a riflettere seriamente su questo problema e a considerare che la convivenza con gli orsi non è una soluzione praticabile: la sicurezza delle persone deve venire prima di tutto».