politica
giovedì 18 Luglio, 2024
di Donatello Baldo
«Oggi va così», questo il commento di ieri pomeriggio di un’esponente della maggioranza regionale, che ricordiamo è composta da Svp, Lega, Fdi, Patt e liste minori di centrodestra. «Va così», nel senso che le opposizioni hanno messo in atto il loro ostruzionismo e dalla giunta non c’è stata nessuna volontà di cercare un accordo. La situazione dovrebbe sbloccarsi oggi, intanto si è persa una giornata di Consiglio regionale.
Al centro del dibattito (che non c’è stato, proprio perché dai banchi della maggioranza non c’è stato nemmeno un intervento) l’assestamento di bilancio della Regione, soprattutto le norme che nulla hanno a che fare con la manovra economica: l’istituzione di un nuovo ufficio di gabinetto con tre dipendenti per la vicepresidente (che è vice solo quando manca il presidente, quasi mai) Giulia Zanotelli e l’abbassamento del quorum alle elezioni comunali quando si presenta una sola lista. Le minoranze sono contrarie, hanno presentato centinaia di emendamenti, che di fatto impediscono di arrivare al voto dell’intero disegno di legge. Una svolta dovrà dunque esserci, ma non ieri. Forse oggi.
Dall’opposizione sono arrivare bordate: «In questa manovra — ha affermato la verde altoatesina Brigitte Foppa — ci sono punti che hanno suscitato sdegno e polemiche. E i molti emendamenti ostruzionistici non li abbiamo presentati per divertimento ma — sottolinea — per una precisa critica». Sul nuovo gabinetto ad hoc: «Abbiamo chiesto alla vicepresidente se siano aumentati i carichi di lavoro, le mansioni, le competenze del suo ufficio. Non ci ha dato alcuna risposta. Ce la dia, perché quando usciamo di qui vogliamo poter spiegare ai cittadini il perché si spendono i loro soldi». Ma la verde ha toccato l’altro tema, quello del quorum: «Davanti al dato allarmante dell’astensione dovremmo incentivare la partecipazione. E invece cosa si fa? Si abbassa il quorum. Si fa il contrario di quello che andrebbe fatto». E chiede: «Se non si riuscisse a raggiungere nemmeno il 40% cosa facciamo? Abbassiamo al 30%? E via di questo passo? Questa — ha aggiunto — è una deriva terrificante, e il messaggio che diamo è devastante». Su questo anche Paul Köllensperger del Team K dice la sua: «Abbassando sempre più il quorum, per eleggere un sindaco basteranno i voti della squadra di calcio di cui è presidente».
Filippo Degasperi di Onda è tornato sul tema dell’ufficio di gabinetto: «C’è chi sui giornali ha anche fatto qualche illazione rispetto a chi dovrebbero andare quei posti in più in organico», e si riferisce ai rumors che vorrebbero nel nuovo gabinetto Marcello Torregrossa, ex capo di gabinetto di Fugatti in Regione e presidente della Commissione dei Dodici, e Andrea Villotti, ex presidente di Patrimonio del Trentino.
«Una sorta di reddito di cittadinanza per chi rimane senza lavoro. Questi — ha affermato — sono provvedimenti nocivi». Continuando poi su un altro tema, che ha toccato solo lui, quello della creazione di un nuovo elenco di «idonei a ruoli dirigenziali» in cui spostare gli idonei del precedente albo, e mentre chi è già titolare di un incarico sarà confermato, solo chi nell’arco dei 5 anni sarà chiamato a un incarico dirigenziale avrà la conferma, mentre gli altri saranno cancellati dall’albo. «Un’operazione pensata per far fuori quelli scomodi e sistemare quelli che fanno», ha commentato il consigliere.
Anche Campobase, con Chiara Maule ha denunciato «gli appetiti della maggioranza che compromettono valori istituzionali». E sul quorum: «Comprendiamo le preoccupazioni dei sindaci (che sostengono la norma, come scriviamo sotto, ndr) ma non si rinunci mai all’impegno di portare la cittadinanza alla partecipazione».
Ieri, dunque, «è andata così», con la giunta muta a ogni richiesta di chiarimento o trattativa e la maggioranza che ha subito passivamente l’ostruzionismo della minoranza. Oggi si tenterà per forza di cose di sbloccare la situazione, anche se sembra che su gabinetto e quorum non ci sia alcuna intenzione di cedere.
politica
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