Valsugana
sabato 20 Luglio, 2024
di Patrizia Rapposelli
«La malattia, la grande forza. Andrea era un guerriero». Così Alberto Vesco, sindaco di Castel Ivano, esprime il dolore di tutto il paese. Ieri si è spento Andrea Ropelato, vigile del fuoco e portiere di calcio in Bassa Valsugana, dopo una lunga e implacabile malattia, lasciando profondamente scossa un’intera comunità. E nel dolore il figlio Leonardo, mamma Renata, papà Ezio, la sorella Laura e i parenti tutti.
«Penso a suo figlio: un dolore troppo grande perdere un padre. La scorsa settimana avevano fatto un viaggio al mare insieme, solo padre e figlio: l’ultimo insieme. La nostra comunità saprà stargli vicino. Ci resta la consolazione della fede – dice con rassegnazione il sindaco che lo ricorda non soltanto come padre ma anche come caro amico-. Andrea era un uomo pieno di vita; era aggrappato alla vita ma questo non è bastato».
«Era una malattia infida – racconta Vesco, la voce che tradisce la difficoltà a parlare- è qualcosa che non si può comprendere: ti mangia dentro, senti ti consuma e ti porta via tutto. Andrea ha lottato come un leone, non ha mai smesso di sperare».
Un lutto che colpisce un’intera comunità, ma anche il mondo dell’associazionismo e del volontariato, Andrea è stato vice comandante dei Vigili del Fuoco di Spera e, nonostante le difficoltà causate dalla malattia, è rimasto attivo nel corpo fino all’ultimo giorno. «Sapevamo bene quello che sarebbe successo, ma non ne abbiamo mai parlato, forse per paura. Forse perché credevamo che, non parlandone, non sarebbe successo. Invece, il nostro Andrea ha smesso di vivere». Il pensiero di Gianluca Purin, comandante dei Vigili del Fuoco di Spera. Che lo ricorda così: «Era un vigile del fuoco eccellente e preparato. Una persona affidabile, di buon senso, che svolgeva il lavoro con diligenza e impegno costante nonostante la malattia. Infondeva tranquillità in ogni tipo di situazione. Viene a mancare un grande punto di riferimento, soprattutto per le leve giovani. Sarà insostituibile».
Attivo nell’associazione cacciatori, Marco Molinari, rettore riserva di caccia Spera, Strigno e Samone, confessa con un sorriso amaro il grande talento di Andrea nella caccia. «L’anno scorso ha completato tutto il piano di abbattimento. Era un cacciatore convinto e appassionato, amante della montagna e della natura. La passione per il mondo venatorio è stata trasmesso dallo zio che lo trattava come un figlio. Nonostante il tumore ha continuato fino in fondo ad adempiere al suo impegno. Lascia un grande vuoto e lo porteremo sempre nel nostro cuore». Andrea appassionato di calcio ha giocato per diversi anni come portiere all’Acd Valsugana Scurelle e ai tornei di paese con il Strigno.
L’allenatore Alex Dellagnolo lo ricorda: «Sarà un super portiere con le ali anche in cielo ne siamo sicuri. Ci mancherà il suo grande cuore. Quando stava bene non perdeva un allenamento o una partita. Poi è peggiorato e per diverso tempo ha dovuto smettere, ma era difficile tenerlo lontano dai campi di calcio». E racconta con dolore: «L’ho incontrato quattro mesi fa, gli ho chiesto se potesse farci il secondo portiere per la prossima stagione: non ha mai dato a vedere quanto stava male. Era un leone». Ieri sui social gli amici calciatori di Andrea hanno postato foto di lui sorridente. Con la scritta: «Ciao Andrea».
Si svolgeranno oggi i funerali di Andrea nella chiesa parrocchiale di Spera. È previsto un ricordo e il picchetto dei vigili del fuoco.