il sesto cerchio
mercoledì 31 Luglio, 2024
di Claudio Ferlan
La vita parigina porta anche a vedere dagli spalti di una piscina, un po’ per caso e un po’ per tigna (cliccare ossessivamente alla ricerca di biglietti), la medaglia olimpica di Thomas Ceccon. È desolante, almeno un po’, vedere lo splendido centro natatorio di Nanterre pieno al 90%. Gli unici posti vuoti sono quelli che alla vendita ufficiale costano follie (tra i 700 e i 900 euro). Nell’angolino in alto a sinistra, però, si spendono cifre ragionevoli e per quanto lontani si sia dalla vasca, la visuale è ottima.
Ti consigliano di arrivare novanta minuti prima dell’inizio dell’evento; lo facciamo e la coda prima che aprano le porte è impressionante. Poi, però, scorre veloce. Ciò che contraddistingue il tifoso olimpico è in moltissimi casi la bandiera, incrociamo qualche connazionale e per la scaramanzia che è propria della nostra cultura, le uniche parole sono «non diciamo niente». Le attese su Thomas Ceccon sono elevate, quelle su Benedetta Pilato magari lo erano un po’ di più prima dell’inizio dei Giochi, ma batterie e semifinali le hanno abbassate. Il programma del nuoto è assai godibile: ritmo e spettacolo, intervallati dalle cerimonie di premiazione che consentono di comprendere bene non solo l’emozione, ma anche la voglia di condividerla di chi, con una medaglia al collo, sale sul podio, ascolta il proprio inno, fa il giro d’onore salutando. Poi succede tutto nel giro di pochi minuti. Cento dorso. Thomas Ceccon è secondo, poi primo. Vince. Noi tre abbiamo urlato parecchio. Uno spettatore francese davanti a noi si gira perplesso, poi ci sorride. Una famiglia rumena ha urlato come noi per l’oro del loro campione, Popovici, vincitore dei duecento stile: «Anche voi», ci dice il padre, e si congratula. Poi parte Benedetta Pilato, cento rana, quarta per un centesimo. E infine la cerimonia, attore protagonista il campione olimpico dei cento dorso. Finisce, andiamo verso la metro per tornare a casa. C’è un guasto elettrico e la metro non parte, allora aprono le porte della RER (il servizio ferroviario urbano) perché i passeggeri bloccati possano defluire senza sovrapprezzo e con il dovuto ordine. L’organizzazione sta funzionando.
L’atleta del giorno è Summer McIntosh, diciassettenne nuotatrice canadese che ha vinto i 400 misti nuotando con tanta velocità e grazia che sembrava corresse.