Il fatto

giovedì 1 Agosto, 2024

Val di Fiemme, il centauro morto era indagato per le gare di velocità

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Il gruppo di veneti di cui facevano parte i due aveva postato un video: «Andiamo a fare i criminali in Trentino»

Viaggiava a duecento all’ora sulle strade della val di Cembra, sorpassando sulla linea continua, sfrecciando di fianco alle auto, tagliando loro la strada.
I fatti risalgono a un anno fa, quando con un gruppo di amici si aggirava per il Trentino. Gare di velocità in motocicletta, poi documentate in video caricati in rete, post pubblicati sui social con il titolo: «Andiamo a fare i criminali in val di Cembra». Poi la tragedia. A quasi dodici mesi di distanza, in val di Fiemme, uno di questi rider ha perso la vita a bordo della sua moto. Sabato scorso, in una giornata da bollino rosso per i traffico, un motociclista del gruppo, Marco Innocenti vicentino di 41 anni, ha perso il controllo del mezzo e ha riportato ferite gravissime. L’incidente è avvenuto sulla strada statale 612, all’altezza di Capriana. Il centauro è scivolato sull’asfalto perdendo conoscenza. Rianimato sul posto dai sanitari è morto due giorni dopo all’ospedale Santa Chiara dove era ricoverato in rianimazione. Nell’incidente è rimasto ferito anche l’amico che viaggiava con lui, un ragazzo di 32 anni originario di Padova. Non è riuscito in tempo a schivare la moto del compagno che bloccava la strada, prendendola in pieno, ferendosi nell’impatto.
La banda dei motociclisti
Il quarantunenne nel 2023 aveva documentato le corse folli in motocicletta con i suoi amici. Precisamente con una body cam aveva ripreso le loro gesta spericolate all’imbocco della galleria di Faver, proprio sulla ss612, mettendosi in mezzo alla carreggiata.
Le indagini
Da quei video condivisi sui social era partita un’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cavalese. I quattro motociclisti erano stati identificati nel giugno scorso. Gli elementi raccolti avevano portato alla contestazione ai quattro del gruppo del reato di gareggiamento. Quell’episodio aveva innescato la rabbia dei cittadini cembrani, ma anche di tutta Italia. Un comportamento pericoloso non solo per i motociclisti ma anche per gli automobilisti sulle strade.
I controlli
Le strade trentine, tuona una nota stampa dei carabinieri di Cavalese, nonostante i controlli intensificati continuano ad essere considerate da troppi motociclisti come dei «circuiti». Negli ultimi tre fine settimana i militari dell’Arma hanno controllato circa 776 motociclisti, sanzionando 52 persone. Intanto in tribunale è ancora pendente il procedimento per il video choc: sono quattro i motociclisti finiti nei guai per le gare fuori legge, tra gli indagati anche il 41 enne e l’amico ferito.