il sesto cerchio
venerdì 2 Agosto, 2024
di Claudio Ferlan
In una giornata piena di medaglie per lo sport italiano, io non le ho viste, eppure mi ero organizzato per farlo, puntando le mie carte sulla marcia, 20 km prima al maschile, poi al femminile. Avevo seguito la marcia dal vivo anche a Londra 2012, acquistando i biglietti per tutta la famiglia: volevamo tifare Alex Schwazer nella 50 km (che alle Olimpiadi non si cammina più). Lo fermarono prima che partisse, a causa del doping e lui fu reo confesso. Poi sarebbero seguiti dodici anni di altre strane cose. Qui a Parigi i biglietti non servivano, se non per l’arrivo (introvabili); il percorso di 1 km da ripetere venti volte era in buona parte a ingresso libero. Per trovare un posto valido mi sono svegliato di ottima ora, ma c’era un gran temporale. La partenza della gara maschile era prevista alle 7.30, spostata alle 8 per evitare tuoni e fulmini. Quella femminile è partita centodieci minuti dopo, nell’umido. Avevamo due grandi speranze: i campioni olimpici uscenti Massimo Stano e Antonella Palmisano. Quarto lui, ritirata lei… se fossi scaramantico penserei di portare sfortuna alla marcia italiana.
Per onorare chi pratica questa bellissima (secondo me) disciplina, mi sono spostato camminando parecchia Parigi fino al luogo dell’appuntamento pomeridiano: il tennis tavolo. Sport veloce, avvincente, atletico. Lo conosco poco, però, e non avevo capito una cosa: perché atlete e atleti accarezzano il tavolo dopo ogni punto. Mi sono informato e la riposta più convincente è: per asciugarsi le mani, poiché il break asciugamano è permesso solo ogni sei punti. Morale: per capire davvero uno sport, serve dare un’occhiata al regolamento.
Mai come oggi mi è semplice scegliere l’atleta del giorno: si chiama Clemence Berretta, è una marciatrice francese, quindicesima all’arrivo. Finiti i suoi venti giri, ha aspettato che tutte finissero e ne ha fatto un altro, tornando sul percorso per ringraziare i tifosi: qualche passo di corsa, un inchino, un sorriso smagliante, un merci. Avanti così, per un chilometro. Meraviglioso.