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martedì 6 Agosto, 2024

L’orso costringe a tenere i rifiuti in casa, in montagna i mastelli si consegnano di persona

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Chi non potrà tenerli tra le mura domestiche dovrà realizzare delle protezioni anti orso o elettrificate in accordo con Comune o Forestale

La presenza dell’orso sulle montagne arcensi, con i plantigradi che con sempre maggior frequenza si avvicinano alle zone antropizzate e alle abitazioni private, ha imposto al Comune di Arco lo sviluppo di un’ordinanza che obbliga residenti e turisti a tenere i rifiuti dentro le mura domestiche (qualsiasi tipo di rifiuto ndr) e a portarli successivamente in un luogo specifico, due volte a settimana, dove ad attenderli ci sarà un furgoncino per la raccolta comune di tutte le immondizie opportunamente separate per tipologia. Chi non potesse tenere le immondizie dentro casa è invitato a installare attorno ai mastelli della raccolta differenziata un recinto protettivo, elettrificato o meno, che sia adatto a tenere lontani i grandi carnivori, plantigradi in primis. Ad essere interessati dagli effetti di quest’ordinanza saranno i residenti e gli ospiti di San Giovanni al Monte, Mandrea e Monte Velo. Infine, tutti coloro che si troveranno in località montane esterne ai luoghi indicati dovranno portare a valle i rifiuti e smaltirli autonomamente. Contestualmente verranno rimossi tutti i cestini pubblici. «Rilevato che il posizionamento libero di bidoni per la raccolta dei rifiuti richiama ripetute visite di orsi che, in particolare se giovani rischiano di diventare troppo confidenti alla vicinanza con le persone – si legge nell’ordinanza – e considerato che modalità sperimentali di raccolta dei rifiuti nelle zone montane utilizzando contenitori stradali con soluzioni per limitare la vicinanza tra persone e animali selvatici (in particolare l’orso) ha riscontrato criticità sia dal punto di vista dell’efficacia che della realizzazione – prosegue -, nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ogni anno la gestione dei rifiuti nelle zone montane del Comune di Arco (San Giovanni al Monte, Mandrea e Monte Velo) sia attuata con il conferimento di tutte le tipologie di rifiuto domestico (carta, vetro, imballaggi leggeri, organico e residuo secco) presso uno specifico punto di raccolta mobile temporaneo allestito appositamente dalla ditta che effettua il servizio di raccolta rifiuti sul territorio comunale». La popolazione che frequenta le località oggetto di ordinanza dovranno adattarsi al nuovo sistema, pena l’applicazione di multe che possono arrivare fino a 800 euro. La raccolta, quindi, sarà effettuata tramite conferimento da parte degli utenti nei punti di raccolta suddivisi per zona e indicati da apposita segnaletica. Nel periodo di alta stagione, ossia da metà aprile a metà settembre ndr) i giorni di raccolta saranno due, mentre in bassa stagione (da metà settembre a fine ottobre ndr) ci sarà solo un giorno a settimana per la raccolta di tutta l’immondizia. Averrà, per ogni zona, esclusivamente negli orari indicati tabella con il mezzo per la raccolta dei rifiuti che stazionerà nei punti di prelievo per 30 minuti in attesa del conferimento dei rifiuti, accuratamente separati per tipologia di materiale. A San Giovanni i punti saranno tre serviti in alta stagione il mercoledì e il sabato e in bassa solo il sabato. Il punto A a Marcarie dalle 15 alle 15.30. Nel punto B a Malga San Giovanni dalle 15.30 alle 16 e per il punto C al bivio alla costa dalle 16 alle 16.30. Per Mandrea, per i censiti che non abbiano la possibilità di portare i rifiuti a valle alle isole seminterrate, questi potranno essere esposti davanti alle abitazioni lungo la strada non prima di mezz’ora del passaggio del mezzo che sale a San Giovanni, quindi non prima delle 14:30. In monte Velo un unico punto di raccolta dalle 18.30 alle 19.30. Il Comune raccomanda di tenere i rifiuti all’interno degli edifici, così da rendere i medesimi non accessibili all’orso e, in alterna, «nel caso non sia possibile la prima soluzione (da preferirsi), dotarsi di sistemi di presidio dei rifiuti che rendano i medesimi inaccessibili all’orso (recinto elettrico, recinzioni etc.). La realizzazione di detti presidi – sottolinea l’ordinanza – deve essere eseguita previo confronto con la Stazione forestale e il Comune di Arco (Custodi forestali e Ufficio Tecnico)».