Economia

giovedì 8 Agosto, 2024

Il 2024 sarà un anno nero per la produzione di mele, in Trentino e in Europa

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Le previsioni presentate alla conferenza «Prognosfruit». In regione il calo oscillerà tra 7 e il 9 per cento

A causa delle gelate primaverili la produzione di mele in Trentino subirà un calo del 7 per cento e del 9 per cento in Alto Adige. Sono le previsioni di Assomela, presentate nel corso della conferenza  «Prognosfruit», che riunisce i maggiori produttori melicoli dell’Unione europea, e  che quest’anno si è svolta a Budapest.  La previsione si inserisce in un quadro fortemente negativo per l’Europa, che vede all’orizzonte un calo che si attesta addirittura sul -11% e che – si teme – potrebbe far schizzare in alto i prezzi al consumo.  Se i numeri del Trentino Alto Adige sono in contrazione, è emerso che le altre regioni potranno contare sulla ripresa: +33 per cento in Veneto, +15 per cento in Emilia Romagna e +8 per cento in Piemonte. Complessivamente i dati delle altre regioni (il Trentino Alto Adige resta comunque il primo produttore a livello regionale)  rendono nel nostro paese la crisi meno marcata, con la produzione che scenderà dell’1 per cento e una produzione totale di 2.162.495 tonnellate. Fanno ancor peggio altri paesi particolarmente colpiti dal maltempo primaverile:  – 20% la Polonia (primo produttore europeo), -16% la Germania e addirittura -46% per l’Austria. In calo del 6 per cento rispetto alla passata stagione la produzione biologica nazionale. 
A trainare il calo sono soprattutto le varietà Golden Delicious e Gala, la cui produzione scende rispettivamente del 10 e dell’11% rispetto all’anno scorso.