Turismo
sabato 10 Agosto, 2024
di Riccardo Hoffer, Masha Luciano e Angelica Sartori
Trento ormai stabilmente ci sono circa un milione di presenze di turisti all’anno. Dal castello del Buonconsiglio al Muse: sono diversi gli elementi attrattivi della città. Le bellezze naturali sono una calamita per italiani e stranieri. Eppure da più di trent’anni in città non c’è un campeggio vero e proprio.
Negli anni passati sono stati molti i privati che si sono dimostrati interessati ad un eventuale accordo con il Comune per costruire un camping sul modello di quello di Bolzano, molto efficiente e apprezzato. Ma non è mai stato fatto nulla. Così si arriva agli spettacoli degli ultimi giorni con camper accampati nei parcheggi più vicini al centro cittadino sottraendo posti alle auto che vorrebbero parcheggiare. L’area camper attuale in via Fersina è lontana.
Il più promettente dei tentativi di costruire un campeggio prevedeva un investimento di 6 milioni di euro per la realizzazione di 100 piazzole, un’area rimessaggio per 180 camper, 10 bungalow e di altri servizi tra cui un ristorante pizzeria. Tutto però sembra essere svanito nel nulla.
Sul tema si esprime la vicesindaca con delega anche al turismo Elisabetta Bozzarelli, che lancia un appello a tutti i privati, chiedendo loro di valutare i molteplici vantaggi che questo investimento potrebbe portare: «Il consiglio comunale ha espresso più volte l’esigenza di dotare la città di Trento di un campeggio con gli effettivi servizi. La decisione però spetta ai privati. In questo momento non abbiamo un interesse da parte di un privato, magari ci potesse essere. Ovviamente nel caso si aprisse uno spiraglio di possibilità, saremmo ben contenti di facilitare incontri, dialoghi e percorsi comuni». L’unica area di sosta camper a Trento disponibile ad oggi è quella in via Fersina. Nonostante le sue 33 piazzole, l’area Fersina ha raggiunto un massimo del 74% di occupazione media mensile solo nel mese di maggio. A giugno e luglio, la media è calata fino ad un 65% stabile. Pur essendo dotata di servizi igienici, carico acqua potabile, allacciamento elettrico per ciascuna piazzola e videosorveglianza, non tutti i campeggiatori si sono detti soddisfatti. Elementi di maggiore scontento che si leggono sulle recensioni web del campeggio stesso, sono la lontananza dalla fermata dell’autobus e la vicinanza alla tangenziale e alla zona industriale. «Gestore gentile e probabilmente buoni i servizi. A poco più di 1 km dal centro ma lontana dalla fermata del bus. Abbiamo scaricato e siamo andati via. Il posto non è un granché, vicino a centrale elettrica e in zona industriale» si legge.
La città punta comunque sulla disposizione dei campeggi sul territorio regionale, soprattutto sui laghi di Caldonazzo, Levico, Lamar e Làgolo. Bozzarelli insiste: «Trento è una città che fa parte di un sistema di relazioni complesso che è il mondo del turismo. La città ha delle peculiarità e i territori vicini ne hanno altre. Si deve lavorare in ottica di sistema comunale, non è che poi in ogni territorio trentino andiamo a ritrovare le stesse identiche offerte ed esperienze per il turista. Un territorio funziona bene anche quando c’è una diversità che rende complementare l’offerta complessiva». Si potrebbe formulare l’ipotesi che il mancato interesse da parte dei privati ad investire in questa iniziativa sia dovuto alla vicinanza dei campeggi dei laghi, che insieme ad altre strutture ricettive assorbono e completano l’offerta sul territorio.
Anche il sindaco Franco Ianeselli guarderebbe con favore ad un camping: «In tal caso sarebbe opportuno puntare sulla parte ovest della città, quella a destra dell’Adige. Sarebbe la zona più adatta, più che altro perché bisogna ricordarsi che sul lato est siamo ben coperti con i laghi». Anche l’efficienza del collegamento ferroviario con la Valsugana facilita lo spostamento ai turisti dai campeggi al centro città e permette un’esperienza a 360 gradi. Anche vicino alla città, a Mattarello, c’è la situazione di un privato interessante, un agriturismo che ha sia camere che un’area di agricampeggio piuttosto confortevole, una zona dove facilmente i camper turistici si fermano per avere un servizio di qualità.
L’auspicio da parte del Comune di Trento, del sindaco Ianeselli e della vicesindaca e assessora al turismo Elisabetta Bozzarelli è che gli imprenditori trentini possano vedere la città come una delle mete turistiche che fruttano maggiormente in Italia. Con le sue presenze che superano il milione all’anno, la città rappresenta un’ottima occasione in cui investire in campeggi. Per questo, eventuali interessi da parte di privati sarebbero accolti a braccia aperte e considerati seriamente fin da subito.