opere
domenica 11 Agosto, 2024
di Daniele Benfanti
Spesso gli artisti preferiscono tacere e far parlare soltanto la propria arte. Lo scultore asiaghese Marco Martello, in arte Martalar, noto in Trentino per i suoi animali giganti realizzati in gran parte con il legname schiantato dalla tempesta Vaia del 2018, a lavori completati, sull’altopiano di Pradel che sovrasta Molveno, ha però sentito il bisogno di spiegare quest’opera, commissionata dalla società locale degli impianti di risalita, prima che le contestazioni divampino. Sui social la tempesta delle polemiche è già divampata nei giorni scorsi. Il tema orso in zona è sentitissimo e la famiglia di Andrea Papi, il 26enne solandro ucciso da un’orsa nell’aprile 2023, pur non avendo ostacolato l’opera, non l’ha nemmeno condivisa. A chi ritiene poco opportuno, dopo draghi, grifoni, lupe e cavalli, realizzare un’attrazione turistica, perché di questo si tratta, al di là dell’aspetto artistico, che esalta un animale oggi non troppo amato perché rende insicura la vita dell’uomo, lo scultore Martalar risponde così: «Con duemila pezzi di radici di larice raccolti, trova forma questa mia Orsa di 6 metri di altezza e 8 di lunghezza che con ogni probabilità la più grande in legno del mondo.
Opera scultorea in land art nata tra la collaborazione tra amministrazione comunale di Molveno e la Società Funivie -Pradel.
L’Orsa di Molveno è un’opera che apre il cammino verso un equilibrio ancora da raggiungere tra Uomo e Natura, tra chi abita queste montagne e gli animali che qui vivono.
Per continuare a dare forza e fiducia al popolo tenace che abita questo territorio, l’imponente opera lignea ci spinge a immaginare e ricercare un equilibrio con tutti gli animali che qui si trovano; ci suggerisce di guardare sì con stupore alle meraviglie che ci circondano ma anche di avere rispetto degli spazi e prestare consapevolezza del luogo in cui ci troviamo dove l’umanità è piccola… nei confronti della Natura». Visitabile già dai prossimi giorni l’opera si trova nella zona denominata Tof dell’ors (sentiero 340 bis), che si raggiunge sia con l’impianto che sale da Molveno oppure con un’escursione che parte da Andalo sempre per località Pradel. Martalar annuncia che a breve uscirà il libro/leggenda che racconta la storia di come questo orso è nato dalle radici di larice. Da.Be.