Valsugana
martedì 13 Agosto, 2024
di Johnny Gretter
«Pur ritrovando la magia del luogo e delle opere, tutte profondamente legate allo spirito della foresta e delle montagne trentine, sono rimasto senza parole quando ho visto questa porcheria…. Ma che succede? Ridateci Montibeller… Per favore!». Questo è quello che si legge su un post pubblicato ieri su Instagram dall’architetto e presidente di Triennale Milano Stefano Boeri (il quotato architetto milanese che tra le altre cose, è autore del celebre Bosco Verticale). Un post che era diretto a un’opera esposta ad Arte Sella, il museo all’aperto che si trova in Val di Sella. Per la precisione, Boeri ha criticato una delle sedute del sentiero Montura, che ospita una serie di panche realizzate da diversi autori, chiedendo in modo scherzoso il ritorno di Emanuele Montibeller, co-fondatore e direttore artistico di Arte Sella, che ha lasciato la sua carica a fine 2022. «Il mio post voleva essere uno sfogo personale, non un attacco ad Arte Sella o all’autore dell’opera», spiega Boeri. «Nei giorni scorsi mentre ero in visita al museo mi è venuto un certo dispiacere a vedere quella specie di seggiola. Come appassionato di design sono rimasto un po’ sconcertato. È un’opera totalmente astrusa: le altre sedute sul sentiero come quelle Giulio Iacchetti e da Alberto Meda mantengono un rapporto di sintonia con la natura. Questa invece è un pugno nell’occhio. L’opera deve avere un senso, anche se non comunicabile a parole. Questa seduta invece esce da ogni logica di questo tipo». Quanto all’appello «Ridateci Montibeller», si tratta invece di un’affermazione scherzosa. «Sono stato coinvolto in Arte Sella da Montibeller ancora alcuni anni fa ed è stata un’esperienza bellissima», prosegue Boeri. «Considero la parte alta dove si trova la Malga come uno dei luoghi più belli del mondo: un ambiente dove l’arte non diventa aggressiva o autoreferenziale, ma è sempre di supporto alla spettacolarità della natura. Personalmente mi dispiace che non ci sia più lui: assieme agli altri due fondatori Enrico Ferrari e Carlotta Strobele ha inventato un modo nuovo per far interagire arte contemporanea e natura, trasformando la natura in un museo vivente. La mia non voleva essere una provocazione ma è un augurio: spero che la qualità rimanga quella portata avanti da Montibeller». Il presidente di Arte Sella, Giacomo Bianchi, si è però dimostrato critico verso il post del celebre architetto. «L’opera di cui parla Boeri è stata collocata lungo il sentiero Montura che arriva fino a Malga costa», spiega il presidente. «Fa parte quindi di una serie di panche d’autore, un progetto che non fa direttamente parte del percorso artistico di Arte Sella. Inoltre, si tratta di un’opera ancora “in progress”, che deve avere ancora il suo iter di presentazione».
Secondo Bianchi, quindi, Boeri avrebbe fatto un errore a considerare questa singola opera come segno di un cambiamento nel percorso artistico di Arte Sella. «Noi abbiamo percepito il post come un attacco su una cosa minimale», prosegue Bianchi. «Le opere che presenteremo prossimamente saranno nel solco del percorso artistico di Arte Sella. Le sedute invece sono sempre state un percorso differente. È chiaro che adesso c’è una nuova Arte Sella, ma non stiamo stravolgendo la sua storia. Sono stato presidente per 12 anni e posso garantire la continuità in modo sereno. Come succede in tutte le istituzioni culturali si devono trovare nuove modalità di ricerca, sempre in continuità col passato». L’obiettivo di Arte Sella, secondo Bianchi, resta sempre quello di indagare il rapporto tra l’uomo e la natura, attraverso l’arte. «Io credo che Stefano Boeri abbia sbagliato concentrarsi su un’installazione di un contesto specifico», conclude il presidente. «Ma quello non è il focus di Arte Sella. Noi stiamo lavorando con il nostro comitato scientifico: gli esiti della nuova direzione artistica si vedranno nei prossimi anni e saranno più chiari».