Spettacoli
venerdì 23 Agosto, 2024
di Simone Casciano
L’estate della Trentino Music Arena potrebbe arrivare a costare fino a 4 milioni di euro. Una cifra che vista così fa venire la vertigine e che il Centro servizi culturali Santa Chiara sta facendo in modo di ridurre il più possibile.
Il dato arrivo da un’analisi interna svolta dal Centro Santa Chiara stesso. Quando hanno visto che le spese stavano lievitando oltre il previsto, a causa degli elevati costi di gestione che non si è riuscito ad abbattere come auspicato, i tecnici hanno analizzato i numeri per capire quale fosse la cifra finale, trovare il punto di caduta di un pozzo che per quanto profondo non poteva essere senza fondo. La cifra a cui sono arrivati è quella di 4 milioni di euro, si tratta però di una stima si potrebbe dire «pessimistica», ottenuta immaginando di non riuscire ad abbattere i costi. Il Centro invece sin dalle date di luglio ha iniziato a mettere in atto tutte le azioni possibili per contenere la spesa. Sia direttamente nell’area, sia lavorando di concerto con la Commissione attività culturali della Provincia per far diminuire i costi sotto la voce gestione: ossia ottenere di poter impiegare un numero minore di lavoratori alle voci security, steward ecc. Bisognerà vedere quale sarà l’effetto di questa «spending review». Possibile che il costo totale finale sia intorno ai 3,5 milioni, impossibile, con ogni probabilità, scendere fino a 3 milioni. Si tratta comunque di costi al netto dei ricavi, che andranno poi quantificati. Non basteranno ad azzerare il debito, l’auspicio era che lo contenessero il più possibile, ma le date di giugno e luglio hanno dato riscontri tra il mediocre e il negativo.
I dati dei biglietti venduti tra giugno e luglio per i concerti della Trentino Music Arena non sono ancora pubblici, ma qualche indiscrezione è trapelata e il quadro che ne esce è di due mesi sotto le aspettative, ma se giugno ha pagato il maltempo e ha portato numeri tutto sommato accettabili, luglio è stato una delusione. I numeri sono al netto del concerto dei Pooh che, come quello di Fiorella Mannoia ad agosto, è stato gestito direttamente da ShowTime. Per giugno si intendono quindi i concerti che si sono tenuti dall’11 al 13 e che hanno visto esibirsi sul palco, tra gli altri, Anna, Clara , Nerissima Serpe e Tony Boy. I biglietti venduti in totale si aggirano tra i 5 e i 6mila, si tratta di circa il 50% di quanto si aspettavano gli organizzatori. Probabilmente ha pesato anche il maltempo, con l’acqua che ha guastato 2 serate su 3 costringendo per motivi di sicurezza anche ad annullare l’esibizione di Drillionaire. L’evento di luglio si è tenuto l’11, il 12 e il 13 e ha visto salire sul palco della Trentino Music Arena Ariete, Mecna, Fabrizio Moro, il Tre e i Santi Francesi. Questa tre giorni è finita principalmente sul banco degli imputati avendo portato in totale a una vendita di circa 3.500 biglietti. Un flop di cui si cercano ancora le ragioni anche se qualche ipotesi è stata fatta. Probabile si sia trattato del combinato disposto di più fattori: una proposta artistica che non ha convinto, il fatto che molti studenti universitari avessero già lasciato Trento, le ferie che si portano via altri potenziali spettatori e infine la programmazione culturale nelle valli del Trentino che avrà spinto i trentini a rimanere in zona invece di scendere in città per un concerto di cui magari non erano convinti fino in fondo.
I concerti organizzati direttamente da Showtime meritano un discorso a parte. La cantante romana ha mantenuto le aspettative, portando a Trento sud circa 2mila persone, mentre i Pooh rappresentano un paradosso: da una parte, con circa 2.800 spettatori, sono stati il concerto più partecipato all’Arena, dall’altra però le previsioni iniziali erano ben altre. Si perché Showtime aveva ipotizzato inizialmente un afflusso di circa 6.500 persone, capacità dell’area poi ridotta a 4.500 sulla base delle prevendite, per un totale finale che si è rivelato di 2.800. In parte ha pagato il ritardo con cui è stato comunicato il concerto, la band infatti aveva annunciato in precedenza anche un concerto a Villafranca di Verona per il 12 luglio ed è confermato che, quando è uscita la data di Trento, molti trentini avevano già preso il biglietto per l’esibizione veronese. Per quel che vale i superfan che hanno seguito entrambe le date raccontano che quella trentina «vince per scenografia e sound». Showtime comunque sarebbe riuscita a chiudere in pari, non escludendo di proporre altri artisti per l’estate 2025.
Per il futuro dell’area saranno decisivi i conti e anche i risultati delle prossime date. Settimana prossima è tempo di Drip Festival, evento in calendario per giovedì 29 e venerdì 30, che vedrà esibirsi alcuni dei nomi di spicco della scena trap italiana. Le prevendite starebbero andando bene per il primo giorno, peggio per ora la seconda.