L'evento

giovedì 29 Agosto, 2024

Torna «Anni elettrici», la festa che ripercorre la storia musicale di Rovereto

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Da venerdì a domenica la rassegna dei gruppi dai "mitici" ai più giovani. Con attenzione alla beneficenza

Una città percorsa da un fiume carsico che si chiama solidarietà; l’immagine del corso sotterraneo che non si vede, ma che scorre vitale, è di Sabina Chiasera (presidente dell’Almac-Banco Alimentare), ieri mattina alla presentazione di “Anni Elettrici”, la kermesse che sa coniugare due dimensioni distanti tra loro come la gratuità del gesto solidale e l’intrattenimento. Da venerdì 30 a domenica 1 settembre porterà più di 100 musicisti (35 Gruppi), giovanissimi e senior, ad animare (con ingresso gratuito) l’Oratorio Rosmini con proposte pop, rock, folk, jazz, country, classica. Nata da un’idea di Andrea Amplatz e Giorgio Candioli (autore del libro dal titolo folgorante da cui la manifestazione prende il nome) “Anni Elettrici” è stata presentata con i dovuti crismi dell’ufficialità, alla presenza di esponenti del volontariato, di Sabina Chiasera, degli assessori Micol Cossali e Arianna Miorandi, di Luciano Rovro, presidente del CIB (Comitato Iniziative Brione) che durante la kermesse curerà il servizio di ristorazione, e di Franco Dapor (Cassa Rurale di Trento) che della kermesse sarà il presentatore. Termometro del grado di benessere d’una comunità, in cui l’espressione di “sé” coincide con la condivisione, come ha bene sintetizzato Cossali, trova l’appoggio convinto dell’ente pubblico: «È nostro compito sostenere il lavoro insostituibile del volontariato», ha dichiarato Miorandi, o, per dirla con Chiasera: «Nella sussidiarietà “orizzontale” delle associazioni e “verticale” dei Servizi Sociali troviamo quel “I Care” che fu di don Lorenzo Milani, fondamento della possibilità di andare al di là di tutti i confini, di tutte le posizioni. La cura dell’altro è l’antidoto all’indifferenza, alla paura, alle incertezze e al senso di precarietà. “Anni Elettrici” è una festa per riscoprirci attenti gli uni verso gli altri; è palestra di umanità». Rovro ha ricordato che tutti i Gruppi si esibiscono gratuitamente e che il ricavato della festa sarà donato all’Almac-Aiuto Alimentare. «Dal punto di vista musicale – ci ha detto Pino Angeli, presente in sala – la manifestazione è ispirata a quanto si faceva negli Anni ’60, ai Gruppi che avevo allora, che hanno scritto la storia del mondo giovanile trentino». Tra i giovani protagonisti, allora, abbiamo sentito quattro ragazzi: Marino Pergher (strumentista dei PKR), Nicol Gavioli (prima voce dei GREMPS), Nicolò Carpita (CARPA KOI BAND) e Francesco Peschedash (PEKORELLE). «Non abbiamo di sicuro il passato dei senior degli Anni Elettrici – dicono all’unisono – ma abbiamo la stessa voglia di stare assieme e di “fare comunità”.
Marino Pergher, ha 23 anni, studia Lettere a Trento, abita a Noriglio e suona il basso: «Il Gruppo si chiama così per contrazione del nome originario “Pekorelle”, abbiamo attraversato varie fasi, ieri suonavamo composizioni nostre, oggi abbiamo deciso di mettere in secondo piano le nostre canzoni per orientarci al cantautorato italiano; suoniamo De Andrè, Battisti, Califano… proprio per crescere musicalmente. Abbiamo visto che passando attraverso le cover sorgono nuove idee.
Nicol Gavioli, 29 anni, di Lizzana, barista, front girl dei Gremps, acronimo dei nomi dei fondatori: «Io sono arrivata in un secondo tempo, ma so che, volendo chiamare il Gruppo con le iniziali dei suoi componenti e trovandosi con un pugno di consonanti si decise di appioppare a Giovanni Simoncelli, il nostro arrangiatore di punta, un soprannome tanto per poter disporre d’una vocale. Così Giovanni è diventato per tutti “Erno”, dal momento che adora dilettarsi col cubo ideato da Erno Rubik». Piccole storie d’una gioventù capace di trovare nell’amicizia il collante per qualcosa che vada oltre: «Siamo grandi amici. A parte Michele, che è di Brentonico, e Francesco, di Sant’Ilario, proveniamo tutti da Lizzana – dice Gavioli – paese in cui tutti si danno una mano. Abbiamo imparato a stare assieme nell’Oratorio, abbiamo suonato nella banda, cantato nel coro “Notemagia”… vorrei nominare tutti i componenti del mio gruppo: Geremia Raos, Daniele Ruzzenenti, Matteo Gatti, Francesco Passuello, Michele Schelfi e Francesco Nascivera.
Nicolò Carpita, 25 anni, di Lizzana, studente (di Psicologia) e lavoratore che ha una spiegazione filosofica per il nome d’arte del suo gruppo: «Mi piace l’idea di associare il Gruppo alla carpa koi, un pesciolino di fiume che emerge sul mare di squali costituito dal mercato musicale. Ho iniziato a cantare nel 2018 spaziando sui generi, hip hop, rap, elettronico… Oggi la mia band suona hip hop crossover, o alternative rock». E sugli “Anni Elettrici”: «Il grande spazio riservatoci quest’anno è quasi un test, è un bene che i giovani possano fare rumore, parlare di dedizione e di volontariato».
Francesco Peschedash, 21 anni, di Serravalle, scout impegnatissimo, scrive per sé e per altre band e studia Musica Elettronica al Conservatorio di Padova. È stato l’ideatore del Gruppo Pekorelle e a questa edizione di “Anni Elettrici” sarà presente come organizzatore.