Il soccorso

mercoledì 11 Settembre, 2024

Un’alpinista romana si fa male al ginocchio mentre scala il Piz Ciavazes, intervento notturno del soccorso alpino

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La donna insieme al compagno di cordata hanno completato la via ma non riuscivano a scendere

Si è concluso intorno alle 2:15 di questa notte un intervento di soccorso sul Piz Ciavazes, in Val di Fassa, per assistere un’alpinista romana del 1953, che aveva riportato un infortunio al ginocchio, e il suo compagno di cordata. Nonostante il problema al ginocchio riscontrato al penultimo tiro, la donna era riuscita a completare la Via della Rampa (o del Torso) sul Piz Ciavazes. Tuttavia, durante la discesa autonoma lungo il sentiero di rientro, sia lei che il suo compagno si sono trovati in difficoltà a causa del buio e dell’esposizione del percorso. I due hanno quindi deciso di chiamare il Numero unico per le Emergenze 112 verso mezzanotte, mentre si trovavano sulla Cengia dei Camosci, circa a metà parete.

La Centrale Unica di Emergenza ha disposto l’intervento di un elicottero, che ha sorvolato l’area individuando i due alpinisti con l’ausilio dei visori notturni. A causa della difficoltà di raggiungere la coppia con il verricello, l’elicottero è atterrato a Canazei per imbarcare due operatori della Stazione Alta Val di Fassa. Tornati in quota, i due soccorritori, insieme al Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, sono stati verricellati nel punto più accessibile. Dopo aver raggiunto gli alpinisti, li hanno guidati fino a una zona idonea per il recupero con l’elicottero. Infine, i due sono stati elitrasportati a valle a Canazei e hanno proseguito autonomamente verso l’ospedale.

In Val di Fassa altri due interventi in mattinata

Nel corso della mattina odierna altri due interventi hanno visto impegnati gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa e l’elisoccorso.
Il primo, intorno alle 8.45, per soccorrere un’alpinista di Imola del 1981, infortunatasi a una caviglia mentre stava affrontando la via Normale in Marmolada. La donna si trovava sul ghiacciaio a una quota di circa 3.000 m.s.l.m., con un compagno di escursione. Un primo tentativo di avvicinamento da parte dell’elicottero non è andato a buon fine a causa della scarsa visibilità dovuta alla nebbia. Mentre una squadra di soccorritori della Stazione Alta Val di Fassa si preparavano per intervenire via terra, un miglioramento delle condizioni meteo ha permesso all’elicottero di effettuare un secondo tentativo. La donna è stata verricellata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale di Cavalese.

E’ stato portato all’ospedale di Cavalese anche un biker danese del 1996 che si è infortunato ad una caviglia, dopo essere caduto con la mountain bike sul Col Rodella. La richiesta di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 11.30. Un operatore della Stazione Alta Val di Fassa ha raggiunto l’infortunato via terra e, dopo aver richiesto lo stop delle partenze dei parapendii – numerosi in questo periodo nella zona del Col Rodella – ha dato indicazioni all’equipaggio dell’elisoccorso per individuare il luogo dell’incidente. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati sbarcati in hovering a poche decine di metri. L’infortunato è stato stabilizzato, imbarcato a bordo con il verricello e trasferito all’ospedale di Cavalese.