Il progetto

domenica 15 Settembre, 2024

Viabilità, anche in Clarina in arrivo le zone 30: per un quartiere più vivibile

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Dopo Gardolo il nuovo step del percorso sulla mobilità. L’obiettivo del progetto è quello di favorire la convivenza tra cittadini e migliorare la sicurezza

Anche nel quartiere della Clarina prende il via il percorso per le zone 30: nei giorni scorsi si è tenuto un incontro pubblico nella Circoscrizione Oltrefersina per fare chiarezza sul tema. A chiarire tutti i dubbi l’architetto Matteo Dondè, esperto in pianificazione della mobilità che sta seguendo il percorso partecipato anche per il territorio di Gardolo. Assieme a lui, l’Assessore Ezio Facchin, l’ingegner Bononi e il personale tecnico degli uffici comunali. A condurre i lavori il presidente della Circoscrizione Oltrefersina Errico Di Pippo, che commenta così l’iniziativa: «Il processo partecipato porterà al ripensamento di via Gandhi, via Anna Frank e via Einaudi, tre strade del quartiere della Clarina, fortemente utilizzate da bambini e bambine, mamma e papà. L’obiettivo non è solo quello di rallentare le macchine, che già oggi non possono correre troppo, vista la presenza di dossi rallentatori e la vicinanza con le scuole stesse, ma piuttosto riorganizzare gli spazi in modo da facilitare la convivenza tra tutti. Con lo scopo finale di aumentare la sicurezza per tutti, visti anche gli incidenti che ci sono stati in queste vie proprio nell’ultimo anno». L’invito è dunque a tutta la cittadinanza per partecipare e far presente tutte le istanze e le necessità del proprio quartiere, e cogliere al meglio l’opportunità di un percorso non imposto dall’altro ma il più possibile condiviso. Strade da vivere è un percorso partecipato promosso dal Comune di Trento e previsto all’interno del PUMS per migliorare sicurezza, vivibilità, sostenibilità ambientale e socialità, attraverso progetti di rigenerazione urbana che mettono al centro i cittadini. Come ha illustrato l’architetto Dondè negli incontri che si sono tenuti in questi mesi sul territorio comunale, Zona 30 significa trasformazione dello spazio urbano: i territori sono stati scelti anche per la presenza importante di poli scolastici, dove la percezione di scarsa sicurezza induce i genitori a portare i figli in auto, in una spirale negativa di tragitti che divengono pericolosi perché intasati dal traffico. Dopo il passaggio con i consiglieri e la presentazione alla popolazione, seguiranno tre o quattro mesi di sperimentazione, per verificarne la fattibilità, e nei primi mesi del 2025 si valuterà cosa tenere e cosa modificare degli interventi testati.